anticipo-tfs-dipendenti-pubblici-gazzetta-ufficialeFinalmente arriva l’ufficialità, una notizia tanto attesa dai dipendenti statali.


Anticipo TFS Dipendenti Pubblici: l’accordo (il testo è disponibile in fondo alla pagina) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Disponibile anche la modulistica completa.

Adesso si potrà davvero dare via libera alle procedure, dopo la ratifica dell’accordo quadro sottoscritto dalla Funzione Pubblica con l’ABI.

Ecco tutti i dettagli e il testo completo dell’accordo sul trattamento di fine servizio.

Che cos’è il Trattamento di Fine Servizio?

Il trattamento di fine servizio (TFS), in Italia è una indennità corrisposta, alla fine del rapporto di lavoro, ai dipendenti pubblici statali assunti prima del 1º gennaio 2001. Per i dipendenti degli enti locali è talvolta detta “indennità di fine servizio”.

L’indennità è disciplinata dal Decreto del presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1032.

A chi spetta?

In buona sostanza il Trattamento di Fine Servizio è l’indennità che viene erogata, al momento della cessazione dal servizio, nei confronti dei dipendenti del settore pubblico assunti a tempo indeterminato prima del 1° gennaio 2001.

Comprende inoltre i Dipendenti Pubblici che non abbiano optato per il Fondo Pensione Complementare di categoria Espero per Scuola e AFAM e Perseo Sirio per tutti gli altri.

Pertanto chi ha prestato servizio presso un ente pubblico, ed è stato assunto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000, ha diritto ad una delle diverse tipologie di liquidazione in base al settore di appartenenza.

Non rientra nel TFS il cosiddetto personale pubblico “non contrattualizzato”. Il personale appartenente ai “Non contrattualizzati” è costituito dagli amministrati i cui contratti lavorativi non sono regolati da un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL).

Anticipo TFS Dipendenti Pubblici: in Gazzetta Ufficiale l’accordo quadro

Infatti in Gazzetta Ufficiale è stato finalmente pubblicato il Dpcm 19 agosto 2020 contente l’approvazione dell’Accordo quadro per il finanziamento bancario dell’anticipo sulla liquidazione dell’indennità di fine servizio (TFS, TFR altrimenti denominata e determinata) dei dipendenti pubblici.

La misura è prevista dall’articolo 23, comma 2, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26.

Era stata la Ministra Dadone ad annunciare il Decreto, assieme alla piattaforma telematica che servirà a gestire le richieste e l’intera procedura di erogazione.

L’accordo quadro tra governo e Abi lega il tasso di interesse annuo (Tan) da corrispondere sull’anticipo del Tfs/Tfr al Rendimento medio dei titoli pubblici (cosiddetto Rendistato) con durata analoga al finanziamento, maggiorato dello 0,40%.

Attualmente il tasso di interesse sarebbe dunque pari all’1,20% considerando che il rendistato di luglio è stato dello 0,802%. Il tasso d’interesse non potrà comunque essere inferiore allo 0,40%.

Calcolo del TFS

Qui potete consultare un approfondimento sul calcolo del TFS.

Funzionamento del TFS

Qui invece potete leggere una guida al funzionamento del TFS.

Come ottenere l’Anticipo del TFS

Questa cifra costituisce quella che comunemente si riconosce come liquidazione o buonuscita: una sorta di premio, o dote che risulta consegnata al lavoratore al momento delle sue dimissioni, o del pensionamento.

La procedura è la seguente.

In primo luogo, la banca potrà concedere a titolo di anticipo sul TFS spettante somme fino ad un massimo di 45mila euro.

Per ottenere l’anticipo l’interessato dovrà presentare apposita domanda all’ente erogatore (l’INPS) che nei successivi 90 giorni dovrà rilasciare la certificazione dell’ammontare complessivo delle somme spettanti e la data di maturazione del diritto al pagamento.

Già è stato predisposto il modulo di adesione che dovrà essere fatto pervenire all’ABI e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Gli istituti di credito, avranno però altri 30 giorni per riflettere e cambiare idea. Entro un mese dall’imvio del documento infatti è chiesto di convalidare l’adesione.

Agevolazioni fiscali

Infine l’indennità di buonuscita e l’indennità di premio di servizio beneficiano di un trattamento fiscale agevolato, infatti per la determinazione sia dell’aliquota di tassazione che della base imponibile, l’importo lordo viene abbattuto di una percentuale non indifferente:

  • Il 26,04% per l’indennità di buonuscita;
  • Del 40,98% per l’indennità premio servizio.

Se l’imponibile dell’indennità di fine servizio non supera i 50.000 euro, si ha l’accesso ad ulteriori vantaggi. Infatti l’aliquota che dovrà esservi poi applicata, viene ridotta del:

  • 1,5% per le indennità corrisposte dopo 12 mesi;
  • 3% per le indennità corrisposte dopo 24 mesi;
  • 4,5% per le indennità corrisposte dopo 36 mesi;
  • 6% per le indennità corrisposte dopo 48 mesi;
  • 7,5% per le indennità corrisposte dopo 60 mesi.

Il tutto si riferisce, chiaramente, dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Il testo completo dell’accordo

A questo link il testo completo pubblicato in Gazzetta Ufficiale con tutti i moduli disponibili (leggere le pagg. 22-36)

Ulteriori approfondimenti

Qui di seguito vi proponiamo altri interessanti approfondimenti sulla materia del TFS:

 

 



Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it