A chiedere delucidazioni sulla vicenda è il direttore dell’Ispettorato per la Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ha fatto infatti discutere la decisione del Comune di Messina di terminare anticipatamente lo Smart Working: così la Funzione Pubblica è intervenuta per chiedere chiarimenti sulla vicenda all’amministrazione comunale.
Smart Working: bloccata la decisione del Comune di Messina
L’Amministrazione comunale di Messina infatti avrebbe revocato “con effetto immediato lo svolgimento del lavoro agile, provocando un generalizzato rientro di tutto il personale in servizio, in assenza dell’adozione del Protocollo di Ente che preveda tutte le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro
Così la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emesso un documento in cui “riprende” il Sindaco e la sua decisione.
In tal modo l’Ispettorato per la Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri chiede immediati chiarimenti al Sindaco di Messina, Cateno De Luca.
A questo link il testo completo della nota del direttore dell’Ispettorato per la Funzione Pubblica.
Inoltre in un altro documento i sindacati Csa e Cisal con i segretari Santino Paladino e Pietro Fotia hanno diffidato l’amministrazione comunale.
Testualmente il documento dei sindacati recita che è
“necessario che le amministrazioni diano corso ad un processo di analisi e di individuazione di misure di gestione del rischio. Attraverso un modello idoneo a garantire le più opportune condizioni di salubrità. E anche di sicurezza degli ambienti di lavoro in cui le attività debbono essere svolte in presenza del personale.
Si considera dunque che in atto, che non vengono rispettate le norme del protocollo quadro “rientro in sicurezza”, che specificatamente al punto 6, prevede un ritorno “progressivo”, non generalizzato, alla normalità […]
Lo stesso protocollo quadro, prevede il rispetto delle norme attinenti le relazioni sindacali, in materia di lavoro agile, orario di lavoro e sicurezza”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it