equilibri ed assestamentoNonostante il Covid e le sue pesanti conseguenze su bilanci e programmazione, la metà dei comuni intervistati (64) mantiene fede ai tempi canonici di equilibri e assestamento del 31 luglio.


Non era facile ipotizzare una tale flessibilità di programmazione e di solidità dei bilanci impattati così violentemente dall’emergenza sanitaria.

Segnale sicuramente positivo di capacità di gestione e conduzione amministrativa.

Chi, invece, ha preferito approfittare della proroga lo ha fatto quasi esclusivamente per l’incertezza dei dati ad oggi disponibili.

Due mesi daranno maggiori elementi utili ai fini della verifica degli equilibri e nella modifica della programmazione.

Equilibri ed assestamento luglio 2020: il sondaggio

A sorpresa solo il 3% dichiara di non avere gli equilibri e rimanda alle azioni ivi previste per porvi rimedio oppure ci riuscirà solo con ulteriori interventi dal bilancio statale.

Nel 6% dei casi il motivo del rinvio a settembre è dovuto a volontà politica. Molto probabilmente le incertezze di questo nefasto 2020 non sono finite, ma, almeno sul versante enti locali, la capacità di farvi fronte sembra essere una certezza.

Si ricorda che con la delibera di assestamento l’Ente si può limitare all’adeguamento del bilancio alle risultanze del rendiconto approvato entro il 30 giugno 2020.

Una volta verificati gli equilibri, gli enti dovranno apportare tutte le modifiche al bilancio di previsione 2020-2022 per consolidare gli equilibri e gli assestamenti di bilancio 2020.

L’assestamento – non obbligatorio – è da effettuare solo se è necessario adottare variazioni di bilancio. Sulla variazione è da acquisire il parere dell’organo di revisione, come di consueto.

In allegato report del sondaggio.

 

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Fonte: articolo di Domenico Coviello