Covid-19: in una recente relazione si mette in evidenza l’importanza della protezione dei lavoratori dall’esposizione ad agenti biologici.
La pandemia di Covid-19, infatti, accentua la necessità di proteggere i lavoratori dall’esposizione ad agenti biologici.
Una nuova relazione riassume i risultati di un importante progetto dell’EU-OSHA nell’intento di sensibilizzare in merito all’esposizione ad agenti biologici sul luogo di lavoro e di fornire informazioni essenziali ai responsabili politici.
Covid-19: proteggere i lavoratori dall’esposizione ad agenti biologici
L’esposizione agli agenti biologici sul luogo di lavoro è correlata a numerosi problemi di salute, tra i quali malattie infettive e allergie. Benché siano colpite numerose professioni, si riscontra una scarsa consapevolezza generale al riguardo.
I risultati del progetto sono particolarmente rilevanti alla luce dell’attuale pandemia di COVID-19, che ha messo in rilievo l’importanza della sensibilizzazione e della prevenzione delle malattie professionali causate da agenti biologici a tutti i livelli.
La ricerca mira a individuare e descrivere le esposizioni principali, mentre la relazione contiene un’analisi approfondita di cinque settori/tipi di occupazione particolarmente a rischio di esposizione:
- settore sanitario
- attività lavorative incentrate sugli animalitrattamento dei rigiuti e delle acque ref
- trattamento dei rifiuti e delle acque reflue
- campicoltura
- attività lavorative che prevedono viaggi o contatti con i viaggiatori.
Il progetto si incentra inoltre sui rischi emergenti, compresi i batteri multiresistenti e la maggiore diffusione di agenti infettivi. Ad esempio, l’insorgenza delle epidemie di sindrome respiratoria acuta grave (SARS) e di COVID-19 in Europa è legata al fenomeno della globalizzazione.
A questo link potete scaricare il testo completo della relazione (in inglese).
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it