Codici: le stragi nelle Rsa non possono essere dimenticate
Il diritto alla vita deve essere garantito, sempre e comunque, anche in una situazione di emergenza come quelle provocata dal Coronavirus.
Ne è convinta l’associazione Codici, che richiama l’attenzione sul tema principale in merito alle stragi nelle Rsa. Passato invece in secondo piano dopo che è stata resa nota la relazione finale della Commissione incaricata di verificare la gestione dell’emergenza nel Pio Albergo Trivulzio.
Stragi nelle RSA: cure adeguate non garantite
“Agli anziani ospiti di molte Rsa non risultavano garantite le cure adeguate – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – questo è il nodo centrale, su questo bisogna concentrarsi.
Assenteismo, modalità dei contagi, mascherine, sono tutti elementi importanti, ma non possono e non devono distogliere l’attenzione dal tema principale. Il trattamento riservato ai pazienti è stato a dir poco carente.
L’emergenza Coronavirus, soprattutto nella fase iniziale, ha avuto un impatto straordinario, nessuno lo nega, ma la risposta di molte strutture si è rivelata deficitaria.
Abbiamo presentato decine di esposti in tutta Italia per chiedere approfondimenti e verifiche. Siamo al fianco dei parenti delle vittime, sappiamo che ci aspetta una lunga battaglia per portare alla luce la verità, ma questo non ci spaventa.
Quella delle stragi nelle Rsa è una pagina drammatica della storia del nostro Paese, non può essere cancellata con un colpo di spugna o giustificata con l’emergenza”.
Codici è impegnata a fornire il proprio supporto legale ai parenti delle vittime affinché venga fatta chiarezza su quanto successo nelle Rsa. È possibile rivolgersi all’associazione scrivendo a segreteria.sportello@codici.org.
Fonte: Codici