accordo-rinnovo-contratto-dirigenti-funzioni-localiAd ufficializzare la notizia è stata la Funzione Pubblica in una nota: c’è l’accordo sul Rinnovo Contratto dei Dirigenti Funzioni Locali.


Aran e Sindacati rappresentativi hanno sottoscritto, a distanza, l’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro  che riguarda:

  • Dirigenti delle Regioni ed Autonomie locali
  • Dirigenti professionali, tecnici ed amministrativi del SSN
  • e Segretari comunali e provinciali.

A Giugno era già stata diffusa una bozza del rinnovo su cui è arrivato adesso l’accordo.

Il nuovo accordo per il Rinnovo del Contratto dei Dirigenti Funzioni Locali

Il nuovo testo contrattuale prevede una parte comune e tre Sezioni speciali dedicate alle tre categorie di Dirigenti destinatari.

In primo luogo la parte comune regola istituti applicabili a tutte le tre categorie di dirigenti ed è improntata ad alcune linee-guida fondamentali:

  • revisione delle previgenti normative per adeguarle alle innovazioni legislative succedutesi nel decennio di assenza di rinnovi contrattuali con particolare riferimento, tra l’altro, alla disciplina delle relazioni sindacali ed alla materia disciplinare;
  • armonizzazione degli istituti normativi del c.d. “pacchetto sociale” ( permessi, ferie solidali, etc.) già inseriti nei contratti di comparto e delle aree dirigenziali di questa tornata;
  • “manutenzione” di alcuni istituti che risultano adeguati alle esigenze interpretative riscontrate nel tempo: questa tendenza emerge anche nella disciplina delle tre sezioni speciali.

Incrementi stipendiali

Sotto il profilo economico, l’Ipotesi contrattuale riconosce incrementi a regime del 3,48%, corrispondenti ad un beneficio medio complessivo di poco più di 190 Euro/mese, distribuito in modo equilibrato per la rivalutazione della parte fissa della retribuzione e delle risorse utilizzate in sede locale per la remunerazione delle condizioni di lavoro, dei risultati raggiunti e degli incarichi dirigenziali.

In tale ambito, si opera una rivalutazione degli stipendi tabellari a regime di 125 Euro mese per tredici mensilità a cui si aggiungono gli ulteriori incrementi che hanno interessato la parte accessoria del salario, con una particolare attenzione agli istituti retributivi più direttamente correlati alla erogazione dei servizi (guardie mediche e retribuzione di risultato).

Il contratto diverrà efficace, a seguito della sua sottoscrizione definitiva. Questo una volta concluso l’iter di verifica e controllo della compatibilità economico-finanziaria della Ipotesi di accordo, come previsto dalle norme vigenti.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it