Adesso il Decreto Semplificazioni è in Gazzetta Ufficiale: un riepilogo delle novità introdotte dal testo.
Sul supplemento ordinario n. 24/L alla Gazzetta ufficiale n, 178 del 16 luglio 2020 è stato pubblicato il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale” che è già in vigore da oggi venerdì 17 luglio 2020.
Il Decreto Semplificazioni in Gazzetta Ufficiale
Il decreto era stato approvato lo scorso 7 luglio «salvo intese» dopo un Cdm fiume durato oltre sei ore. Dovrà essere convertito in legge per metà settembre, con in mezzo la pausa estiva dei lavori parlamentari.
Nella serata di ieri era anche arrivata la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nelle intenzioni del Governo è un provvedimento altamente strategico, volto a sbloccare cantieri e investimenti.
Codice dei Contratti Pubblici
Tra le novità più importanti troviamo quelle che riguardano il Codice dei Contratti Pubblici.
In primo luogo si consente l’affidamento delle opere fino a 5 milioni di euro con una procedura negoziata senza bando di gara.
Le imprese da invitare dovranno essere almeno:
- cinque per opere fino a 350mila euro
- dieci per opere fino a un milione di euro
- quindici fino a 5 milioni di euro.
Sotto i 150mila euro possibili gli affidamenti diretti.
Ecco uno schema riepilogativo che semplifica la visione d’insieme.
Abuso d’ufficio e responsabilità erariale
Poi, altri cardini sono la riforma dell’abuso d’ufficio e quella della responsabilità erariale.
In pratica le nuove regole regole non riserveranno margini di discrezionalità per il soggetto, in luogo della vigente previsione che fa generico riferimento alla violazione di norme di legge o di regolamento.
Ciò al fine di definire in maniera più compiuta la condotta rilevante ai fini del reato proprio di abuso di ufficio.
Infine la responsabilità del funzionario pubblico, che con la propria azione determini risultati lesivi dell’interesse pubblico e conseguentemente un danno all’erario, non può considerarsi riconnessa ad un necessario disegno intenzionale. Basta semplicemente la lesione dell’interesse pubblico.
Misurazione dei tempi effettivi delle procedure
Per la prima volta si introduce il dovere per le Pa di misurare e pubblicare i tempi effettivi delle procedure. Gli enti dovranno pubblicare quanto impiegano a rilasciare una carta di identità, un’autorizzazione o a concedere una pensione di invalidità. I tempi effettivi verranno confrontati con quelli previsti da leggi o regolamenti.
In questo modo il cittadino e l’impresa sono posti al centro e le amministrazioni sono spinte al rispetto dei tempi.
Trasparenza Amministrativa
Viene prevista massima trasparenza. Tutti potranno mettere a confronto i tempi di attesa dei diversi enti per la stessa pratica. Le Pa che non rispondono entro i termini non potranno più intervenire.
Si determina così chiarezza e certezza in presenza di Scia, Conferenza dei servizi o il silenzio-assenso. I provvedimenti adottati dopo la scadenza dei termini diventano inefficaci, tranne in caso di atto illegittimo.
In questo modo le amministrazioni sono indotte a comportamenti virtuosi e Pa e cittadini sono posti sullo stesso piano.
Ulteriori semplificazioni
Fino al 31 dicembre 2021 le pubbliche amministrazioni potranno utilizzare una conferenza di servizi semplificata con termini più veloci: sessanta o al massimo novanta giorni. Per le autorizzazioni collegate alla localizzazione e alla realizzazione delle opere e delle infrastrutture previste da decreto, sono introdotte ulteriori riduzioni dei termini.
Entro il 30 settembre, adozione dell’Agenda per la semplificazione 2020, che verrà condivisa con Regioni ed enti locali. Saranno semplificate le procedure ed eliminati tutti gli adempimenti non giustificati dalla tutela dell’interesse pubblico: nessuna autorizzazione dallo Stato oltre quelle effettivamente necessarie.
Estensione della modulistica standardizzata per cittadini e imprese, già realizzata per le attività edilizie, artigianali e commerciali con ottimi esiti. Si prevede di lavorare d’intesa con Regioni ed enti locali per generalizzare questa pratica.
A questo link il testo completo del Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it