rimborsi-viaggi-ue-procedura-infrazioneTurismo: l’UE avvia una procedura di infrazione verso l’Italia per i rimborsi dei viaggi.


La Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per aver promulgato una normativa nazionale che lascia a compagnie aeree, tour operator e agenzie la facoltà di decidere, in caso di viaggi non fruiti a causa dell’emergenza sanitaria, se restituire ai clienti l’importo versato o se erogare il rimborso tramite voucher.

Rimborsi viaggi non concessi: UE avvia procedura di infrazione

L’avvio del procedimento da parte dell’UE arriva dopo gli interventi già avviati da Enac e Antitrust e dimostra la necessità di un’immediata modifica della legge che appunto regolamenta questi stessi rimborsi.

L’oggetto del contenzioso è noto da tempo: alle compagnie di trasporti che cancellano un viaggio per motivi legati al Covid-19, l’Italia consente fino al 30 settembre di emettere un voucher di importo pari a quello del biglietto.

Senza dare al viaggiatore la possibilità di scegliere tra questo e il rimborso entro una settimana, come invece prevede il regolamento 261 del 2004. Si tratta del regolamento in vigore nei Paesi dell’Unione Europea in materia di diritti dei passeggeri. Esiste infatti la possibilità, per questi ultimi, di decidere in che modo il rimborso di un biglietto debba avvenire.

Ciò significa che deve essere concessa la facoltà ai viaggiatori di scegliere

  • se accettare la proposta di un voucher come rimborso delle spese già effettuate
  • oppure se chiedere una restituzione della cifra versata per acquistare il titolo di viaggio.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it