Sarà composto dai rappresentanti di tutte, proprio tutte le professionalità sanitarie, dai medici ai farmacisti, dagli infermieri ai tecnici ortopedici e via dicendo. Esprimerà pareri sul fabbisogno e sulla qualità della formazione e sui progetti regionali per la valorizzazione dei singoli profili. Ma potrà anche presentare proposte.

Pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Lazio il decreto di Istituzione del Tavolo Tecnico Regionale delle Professioni sanitarie sul fabbisogno formativo. Sarà presieduto dal Dirigente dell’Area Formazione della Direzione Salute ed Integrazione Socio Sanitaria della Regione Lazio Marinella D’Innocenzo (che ha anche curato la messa a punto del decreto), ma a comporlo saranno i Presidenti degli Ordini e dei Collegi professionali della Regione Lazio e le Associazioni professionali più rappresentative in ambito regionale di tutti, proprio tutti i profili delle professionalità sanitarie.

Medico Chirurgo, Odontoiatra, Medico Veterinario, Farmacista, Infermiere, Infermiere Pediatrico, Ostetrica/o, Podologo, Fisioterapista, Logopedista, Ortottista – Assistente di oftalmologia, Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Tecnico Riabilitazione Psichiatrica, Terapista Occupazionale , Educazione Professionale, Tecnico Audiometrista, Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico, Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, Tecnico di Neurofisiopatologia, Tecnico Ortopedico, Tecnico Audioprotesista, Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare, Igienista Dentale, Dietista, Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, Assistente sanitario, Biologo, Chimico, Fisico, Psicologo.

Un tavolo che, evidentemente, mira – attraverso un lavoro unitario – ad armonizzare e coordinare gli ambiti di intervento, le conoscenze e le compentenze dei profili sanitari, che del resto sono i singoli  componenti di un unico, grande progetto che si chiama servizio sanitario regionale.

E così, medici, infermieri, farmacisti ecc., saranno chiamati a collaborare insieme per fare una corretta valutazione del fabbisogno formativo del Lazio. Dovranno esprimere parere consultivi sulla formazione di base universitaria (per quello che compete alle Regioni, ad esempio l’organizzazione dei tirocini) e post laurea (area che racchiude le specializzazioni ma anche l’Ecm), sui fabbisogni delle singole professioni sia dal punto di vista formativo che professionale, sulla qualità della formazione, sull’evoluzione dei singoli profili professionali dal punto di vista dello sviluppo delle conoscenze e delle opportunità formative, sui progetti sanitari regionali che attengono al riconoscimento e valorizzazione delle conoscenze e competenze dei singoli profili professionali, su progetti di legge regionale d’interesse formativo e di valorizzazione delle rispettive competenze professionali , nonché su ogni altra tematica relativa al fabbisogno formativo delle singole professioni.

Ma il Tavolo avrà anche facoltà di proporre all’Amministrazione regionale l’istituzione di gruppi di lavoro sia su singole tematiche formative dell’area assistenziale, riabilitativa, diagnostica o di prevenzione o su programmi di sviluppo formativo, di ricerca e di studio di carattere regionale. Proposte che, comunque, dovranno essere valutate dalle Regione, a cui spetterà di decidere se approvarle o meno.

FONTE: www.ilfarmacistaonline.it (Quotidiano della Federazione Ordini Farmacisti Italiani)