A pronunciarsi in merito è una recentissima sentenza deliberata dal TAR di Salerno.
Appalti, esclusione dalla gara per chi non dichiara il rinvio a giudizio? La risposta arriva dalla sentenza del Tar Salerno n. 632/2020.
Nel caso in esame la Società ricorrente ha lamentato che l’impresa aggiudicataria doveva essere esclusa dalla gara perché, in manifesta violazione dell’art. 80 del D.Lgs. n. 50/2016, ha reso una falsa dichiarazione in ordine alla sua asserita condizione di regolarità “rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse”.
Inoltre a ai sensi dello stesso articolo del Codice Appalti si doveva anche escludere in quanto dal certificato dei carichi pendenti allegato alla domanda risulta che il suo legale rappresentante è stato rinviato a giudizio per il reato previsto dall’art. 316 ter c.p. [Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato].
Gli episodi non dichiarati dall’aggiudicataria non sono stati portati all’attenzione della stazione appaltante in sede di gara.
Appalti, esclusione per chi non dichiara il rinvio a giudizio?
La fattispecie si riferirebbe al concetto di “grave illecito professionale”, che delimita il contenuto dell’obbligo dichiarativo a carico dei soggetti tenuti ad effettuare le dichiarazioni circa il possesso dei requisiti morali.
In particolare il rinvio a giudizio per fatti di gravissima rilevanza penale e l’adozione di un’ ordinanza di custodia cautelare a carico dell’ amministratore della società possono incidere sulla moralità professionale del concorrente. Questo sebbene non espressamente classificati come cause di esclusione dall’ articolo 80 del Dlgs 50/2016.
In conclusione il Tar di Salerno applica una visione estensiva dell’art.80 del Codice dei Contratti Pubblici.
Pertanto dichiara che oltre alle ipotesi tipizzate dall’articolo 80, comma 5, lettera c) del Dlgs 50/2016, l’operatore economico è obbligato a dichiarare tutti i fatti ragionevolmente idonei a comprometterne la professionalità e la moralità, a prescindere dalla sottoscrizione dei patti di integrità.
A questo link il testo completo della Sentenza.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
