Tutto quello che c’è da sapere, in sintesi, sulle norme di sicurezza da rispettare in ambito lavorativo durante l’emergenza Coronavirus.
Covid-19 e sicurezza sul lavoro. Dall’accordo tra Governo, sindacati e imprese, il 14 marzo scorso è stato firmato un protocollo finalizzato alla tutela della salute dei lavoratori dalla minaccia del Covid-19, che va ad aggiungersi alla normativa in materia e alla legge sulla sicurezza sul lavoro.
Tale protocollo, integrato il 24 aprile scorso e citato nel recente DPCM del 17 maggio, è ad oggi il punto di riferimento per informarsi su quanto previsto in termini di sicurezza, sia dal punto di vista aziendale sia da quello del lavoratore. Ecco, in sintesi, il contenuto del protocollo.
1. Fare informazione
Uno dei punti essenziali del protocollo riguarda le modalità in base alle quali l’azienda si impegna a informare tutti i propri dipendenti e tutti coloro che entrano in azienda circa l’obbligo di rispettare le disposizioni del governo in merito al contenimento della diffusione del virus. Tra le informazioni imprescindibili si ricordano l’obbligo di restare a casa in presenza di febbre o altri sintomi riconducibili al virus e l’impegno a rispettare le misure di sicurezza delineate dal Governo:
- mantenere la distanza di sicurezza
- osservare le regole di igiene delle mani
- tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene
2. Accesso alla sede di lavoro
Ogni lavoratore sarà sottoposto alla misurazione della temperatura corporea prima di entrare nella sede di lavoro: a tutti coloro che risultano avere una temperatura superiore ai 37,5°C sarà impedito l’accesso; inoltre verrà loro distribuita una mascherina e si contatterà il relativo medico curante. È impedito l’accesso anche a coloro che negli ultimi 14 giorni hanno avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid-19.
L’accesso ai fornitori esterni e ai visitatori deve essere contingentato e regolato in modo da limitare il contatto con i dipendenti.
L’accesso agli spazi comuni (mensa, spogliatoi, distributori di bevande e/o snack, etc.) è contingentato, e l’azienda di impegna a far rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro e ad assicurare la ventilazione continua dei locali.
3. Regole di igiene aziendale
Per quanto riguarda il Covid-19 e la sicurezza sul lavoro, inoltre, ogni azienda è responsabile del servizio di pulizia e sanificazione dei locali e degli strumenti in suo possesso, che deve avvenire con cadenza giornaliera.
Anche i singoli lavoratori devono adottare delle precauzioni igieniche personali, in particolare nel disinfettare le mani: i prodotti necessari a tale operazione devono essere forniti dall’azienda, la quale si impegna a ricordare e a controllare tale disposizione. Il protocollo raccomanda l’uso di dispenser di detergenti collocati in punti facilmente accessibili.
Un punto a parte merita l’impiego dei dispositivi di protezione individuale – quali mascherine, guanti, visiere, tute e cuffie – obbligatori nel caso in cui non sia possibile garantire una distanza interpersonale di almeno un metro.
4. Spostamenti
Anche l’organizzazione degli spostamenti dei lavoratori sarà sottoposto a misure di sicurezza, sia in ingresso/uscita dall’azienda, sia internamente ad essa. Nel primo caso, ove possibile, sono raccomandati orari di ingresso e di uscita scaglionati, in modo da non favorire l’assembramento del personale; è consigliato anche distinguere fisicamente il punto di ingresso e quello di uscita, e dotare entrambi di dispenser di detergente.
Nel secondo caso (gli spostamenti interni all’azienda), andranno minimizzati tutti i movimenti dei dipendenti, eliminate le riunioni in presenza e gli eventi di formazione che prevedano una modalità in aula: qualora la situazione lo renda possibile, potranno essere sostituiti da equivalenti attività da remoto.
5. Medico competente
Il protocollo dichiara inoltre che «il medico competente collabora con il datore di lavoro e RLS (Rappresentante dei lavoratori alla sicurezza) / RLST (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale) e segnala all’azienda situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti e l’azienda provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy». Tutti i lavoratori con pregressa infezione da Covid-19 dovranno essere reinseriti secondo le modalità prescritte dal medico competente, che si occuperà anche delle eventuali situazioni di particolare fragilità che possono interessare determinati lavoratori.
Ogni azienda deve inoltre costituire un «Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione» che si avvarrà della partecipazione delle rappresentanze sindacali e del RLS.
Per gli esercizi commerciali che operano nel settore ristorazione, in quello della balneazione e in quello della cura della persona, sono disponibili sulla pagina dedicata del sito del Governo una serie di indicazioni supplementari redatte in collaborazione con l’INAIL e l’Istituto Superiore di Sanità.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Il probblema è la scuola, sopratutto in ambito lavorativo, il probblema più a rischio sono i collaboratori scolastici, per il troppo lavoro e orari fuori dal comune, sono sotto dittatura dal dsga, e rispondere sempre presente, troppo abuso di potere, ma nessuno ne parla e si interessa, sono esseri umani, ma vengono trattati come bestie…