decreto-rilancio-testoIl Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato finalmente il cosiddetto Decreto Rilancio.


Ok al Decreto Rilancio: ecco il testo con le misure approvate. Ad annunciarlo è stato lo stesso Premier Conte in Conferenza Stampa.

Abbiamo lavorato a questo decreto nella consapevolezza che c’è un Paese in grande difficoltà, c’è una comunità di donne, di persone, in grande sofferenza e la manovra per fronteggiare questa fase di emergenza è una manovra che contiene però anche delle premesse perché questa fase di ripartenza possa già concretizzare una prospettiva di ripresa economica e sociale. Un testo complesso: ci sono oltre 250 articoli ma tenete conto che parliamo di 55 miliardi pari a due manovre, due leggi di bilancio”.

Decreto Rilancio: il testo e le misure

Qui di seguito la sintesi di alcune delle misure approvate e in seguito il testo completo del Decreto, al quale vi rimandiamo per la lettura completa di tutte le misure. Il testo è stato anche già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Salute e sicurezza 

Sul piano sanitario, si dispongono il potenziamento e la riorganizzazione della rete ospedaliera, di quella assistenziale e dell’attività di sorveglianza attiva. Sono stanziati complessivamente, per il solo 2020, oltre 3 miliardi e 200 milioni di euro.

Si rende stabile l’incremento di 3.500 posti letto in terapia intensiva stabilito per far fronte all’emergenza. E si stabilisce la riqualificazione di 4.225 posti letto di area semi-intensiva, che saranno fruibili

  • sia in regime ordinario,
  • sia in regime di trattamento infettivologico ad alta intensità di cure e il 50 per cento dei quali dovrà essere immediatamente convertibile in posti letti di terapia intensiva.

Sostegno alle imprese e all’economia

Il decreto introduce misure concrete e immediate di sostegno alle imprese e agli altri operatori economici con partita Iva, compresi artigiani, lavoratori autonomi e professionisti colpiti dall’emergenza sanitaria.

Tra le principali misure:

  • un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita IVA. Comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa. Ma con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro.
  • l’esenzione dal versamento del saldo dell’IRAP dovuta per il 2019 e della prima rata, pari al 40 per cento, dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020. Per le imprese con un volume di ricavi compresi tra 0 e 250 milioni e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi.
  • per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente, si istituisce un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo;
  • l’abolizione del versamento della prima rata dell’IMU
  • la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici. Con riferimento alle voci della bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”;
  • il rafforzamento patrimoniale delle piccole e medie imprese. Con la previsione della detraibilità per le persone fisiche e della deducibilità per quelle giuridiche (maggiori dettagli nel testo);
  • l’autorizzazione a Cassa depositi e prestiti S.p.a. (CDP) alla costituzione di un patrimonio destinato, denominato “Patrimonio Rilancio”;
  • l’istituzione del “Fondo Patrimonio PMI”;
  • e altre misure (vi rimandiamo al testo del Decreto).

Tutela dei lavoratori e conciliazione lavoro/famiglia

Tra le principali misure di sostegno ai lavoratori e per la conciliazione lavoro/famiglia, l’introduzione o la riconferma di diversi tipi di indennità di sostegno al reddito:

  • ai liberi professionisti e ai collaboratori coordinati continuativi (co.co.co) già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità pari a 600 euro, viene automaticamente erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020;
  • per liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito comprovate perdite (riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019), è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
  • ai lavoratori titolari di rapporti di co.co.co. iscritti alla gestione separata INPS non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, aventi specifici requisiti, è riconosciuta un’indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
  • e altre indennità varie. (Vi rimandiamo al testo del Decreto).

Il testo completo del Decreto

Per tutte le altre misure vi rimandiamo alla lettura completa del testo:

IL TESTO COMPLETO DEL DECRETO

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it