A proporre con vigore la misura è la ministra del Lavoro: la pentastellata Nunzia Catalfo.
Riduzione orario di lavoro ma con lo stesso salario: nella bozza del decreto Maggio c’è un’interessante proposta lanciata dal Ministro Nunzia Catalfo. Nello specifico si tratta di combattere la crisi innescata dal Coronavirus abbattendo il muro della settimana di 40 ore (per chi è fortunato e le ha dichiarate per intero, quantomeno).
La misura prevede che temporaneamente, i contratti collettivi aziendali e territoriali potranno prevedere una rimodulazione. Quindi una riduzione, dell’orario di lavoro, ma senza riduzione dei salari.
Secondo la proposta, i contratti – stipulati con le organizzazioni sindacali più rappresentative – possono convertire una parte delle ore in percorsi di formazione finanziati da un apposito fondo presso il ministero del Lavoro.
Il Ministro in una videoconferenza informale ha anche rilanciato il reddito di emergenza,
per tutti colori i quali vivono in condizioni di estrema difficoltà.
Nel corso della riunione, ho poi anticipato ai miei colleghi una nuova misura di politica attiva. Che permetterà ai lavoratori dipendenti di settori colpiti dalla crisi di potenziare le rispettive competenze partecipando a corsi di formazione durante l’orario di lavoro.
La nuova ipotesi piace ai sindacati, che il premier Giuseppe Conte ha chiamato a Palazzo Chigi proprio per illustrare i capisaldi del nuovo decreto. Questo è il primo di una serie di incontri che si concluderà oggi in tarda mattinata con chi sarebbe chiamato eventualmente ad applicare le nuove norme su lavoro e salario, cioè le imprese.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it