Un’indennità che dovrebbe essere in teoria un diritto incontestabile per la Polizia Locale: ma le modalità e il riconoscimento non sono del tutto chiare.
Coronavirus e indennità di ordine pubblico: sono ancora troppe le criticità da risolvere e da più parti si fa appello per disambiguare la situazione.
Questo perchè alcune prefetture non ritengono compatibile questo tipo di indennità con altre, riducendo di molto il perimetro applicativo della medesima. A lanciare l’allarme sono stati i Sindacati.
Ecco tutti i dettagli.
Coronavirus e indennità di ordine pubblico
Serve chiarezza, in particolare, su due aspetti principali:
- la cumulabilità con l’indennità di servizio esterno
- e la possibilità di erogare l’indennità anche ai dipendenti incaricati di posizione organizzativa.
Alcune Prefetture infatti stanno sottolineando l’incompatibilità di detta indennità con “l’indennità di servizio esterno” prevista dal CCNL delle Funzioni Locali e, da ultimo, addirittura con “l’incarico di posizione organizzativa” riconosciuta dal CCNL delle Funzioni Locali, sottoscritto in data 21 maggio 2018.
L’articolo 18 del contratto citato prevede i casi di esclusione e quindi l’elenco delle voci erogabili, ma tra queste, evidentemente, non rientra l’indennità di ordine pubblico.
la lettura, data da tali Prefetture non appare coerente con la successiva circolare 333-A n. 4968 del 3 aprile u.s., nella quale il Capo della Polizia di Stato definisce “cumulabili le indennità erogate da soggetti terzi”.
Nella fattispecie si tratta dell’Indennità di Ordine Pubblico con l’Indennità autostradale e con quella di vigilanza scalo (ovvero erogate anche in questo caso da soggetti terzi), in via eccezionale e per la durata del richiamato stato d’emergenza. Un fatto che testimonia l’eccezionale sforzo profuso in questo periodo dagli operatori di polizia.
Per questo motivo i Sindacati hanno lanciato un appello al ministero dell’Interno. Hanno chiesto di far cessare tutti questi orientamenti contrastanti da parte degli uffici territoriali di governo.
Hanno infine sottolineato la necessità che le questioni, eventualmente, siano riservate alla Contrattazione nazionale di lavoro delle funzioni locali presso l’Aran.
A questo link il testo dell’appello dei Sindacati.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it