procedure-negoziate-senza-bando-emergenza-coronavirusLa Commissione Ue ha fornito importanti indicazioni sulle possibilità offerte dal quadro normativo in materia di appalti.


Procedure negoziate senza bando nell’emergenza Coronavirus: l’Unione Europea ha dato il via libera.

Scopo di questa decisione è porre soluzioni rapide e intelligenti alla crisi sanitaria causata dalla Covid-19. Infatti serve agilità nella gestione dell’enorme aumento della domanda di beni e servizi simili, che si verifica proprio nel momento in cui determinate catene di approvvigionamento sono interrotte.

Ecco i dettagli della comunicazione 2020/C 108, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea del 1° aprile, che riguarda le procedure senza bando.

Procedure negoziate senza bando ed emergenza Coronavirus

La Commissione spiega quali siano le opzioni e i margini di manovra possibili a norma del quadro dell’UE in materia di appalti pubblici per l’acquisto di forniture, servizi e lavori necessari per affrontare la crisi.

Gli acquirenti pubblici possono prendere in considerazione varie opzioni:

  • in primo luogo, in caso di urgenza possono avvalersi della possibilità di ridurre considerevolmente i termini per accelerare le procedure aperte o ristrette.
  • Se tali margini di manovra non fossero sufficienti, possono ricorrere a una procedura negoziata senza previa pubblicazione. Infine potrebbe anche essere consentita l’aggiudicazione diretta a un operatore economico preselezionato, purché quest’ultimo sia l’unico in grado di consegnare le forniture necessarie nel rispetto dei vincoli tecnici e temporali imposti dall’estrema urgenza.
  • Gli acquirenti pubblici dovrebbero inoltre prendere in considerazione la ricerca di soluzioni alternative e interagire con il mercato.

Infine il quadro europeo in materia di appalti pubblici offre agli acquirenti pubblici tutta la f lessibilità necessaria per acquistare il più rapidamente possibile beni e servizi direttamente collegati alla crisi della Covid-19.

Al fine di accelerare gli appalti, gli acquirenti pubblici possono anche prevedere di:

  • contattare i potenziali contraenti, nell’UE e al di fuori dell’UE, telefonicamente, via e-mail o di persona;
  • incaricare agenti che abbiano contatti migliori sui mercati;
  • inviare rappresentanti direttamente nei paesi che dispongono delle necessarie scorte e possono provvedere a una consegna immediata;
  • e infine contattare potenziali fornitori per concordare un incremento della produzione oppure l’avvio o il rinnovo della produzione.

A questo link il testo completo della nota della Commisione UE.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it