A fornire indicazioni su questo tema di forte attualità è una parte della circolare n. 8/2020 dell’Agenzia delle Entrate.
Coronavirus, premi Dipendenti Pubblici: il Lavoro Agile li decurta? La Circolare si riferisce all’erogazione nella busta paga di aprile di un premio ai dipendenti spettante per il mese di marzo 2020.
Nello specifico vengono forniti infatti chiarimenti in merito alle questioni attinenti alle disposizioni del Decreto relative al sopra citato premio ai lavoratori dipendenti, come da articolo 63 del Decreto Cura Italia.
Una prassi che, a quanto pare, sfavorisce chi ha usufruito dello smart working, paradossalmente.
A questo link potete consultare un approfondimento della nostra redazione sullo Smart Working.
Coronavirus, premi Dipendenti Pubblici e Lavoro Agile
La circolare chiarisce infatti che la ratio della norma vuole riconoscere un premio a quei dipendenti che hanno continuato a lavorare all’interno dell’amministrazione senza poter beneficiare del lavoro agile.
L’obiettivo è quello di dare ristoro ai dipendenti che hanno continuato a lavorare nel mese di marzo senza poter adottare, quale misura di prevenzione, quella del lavoro agile o da remoto.
L’articolo 63 del Decreto pertanto riconosce ai lavoratori dipendenti che hanno conseguito, nell’anno precedente, un reddito di lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro, un premio di 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti presso la sede di lavoro nel mese di marzo 2020.
Dipendenti Pubblici: a questo link alcune indicazioni su Smart Working e Valutazione delle Performance.
Premi in Busta Paga Dipendenti Pubblici: tassazione più leggera?
In conclusione rimangono esclusi dal bonus solo i dipendenti che hanno prestato la propria attività in smart-working. Risulta singolare rilevare che il dipendente in servizio tutto il mese, ma che nella seconda metà di marzo ha dovuto accedere al lavoro agile, riceverà un premio dimezzato rispetto al proprio collega in ferie per due settimane.
A questo link il testo completo della Circolare.
Dipendenti Pubblici: indicazioni su Smart Working e Valutazione delle Performance.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Ma qualcuno (tipo sindacati) ha intenzione di fare qualcosa al riguardo? O, come al solito, chi lavora finisce sempre cornuto e mazziato?
Io lavoro nel sindacato funzioni pubbliche. Marzo e aprile sono per me mesi di fuoco , causa emergenza Civd -19 . Ho lavorato in smartworking, anche 12-16 ore al giorno . Il lavoro agile ha una sua particolare conformazione . Niente straordinari , niente ore in recupero . Non ho percepito nulla ed ho regalato ore su ore al mio sindacato . Volentieri per aiutare i lavoratori della sanità purtroppo in serie difficoltà organizzative . Ma Cornuta e mazziata pure io . Per il momento . Speriamo che i nostri delegati nazionali riescano a far estendere questo “premione” anche a… Leggi il resto »
Non capisco perché vi sembri strano, chi si è recato al lavoro ha avuto difficoltà maggiori di me, che ho lavorato ma, in smart work da casa. Tra le altre cose chi si è recato al lavoro è stato molto più esposto ai contatti.
Non mi sembra strano che io in smart working non ho diritto a nulla – pur avendo fatto molti straordinari non riconosciuti. Mi sembra strano che il premio vada anche a chi è in ferie. E’ lì la baggianata. Chi era/è in ferie di fatto non ha svolto nessuna mansione. E’ lì che sta il cornuto e mazziato…
Io ho lavorato in un pronto tutto il.periodo marzo-aprile-maggio-giugno in pronto soccorso come amministrativa ma non ho ricevuto nessun euro, al contrario di altri dipendenti che la caposala ha inserito nell’elenco (A lei simpatici) per il diritto al premio.
Capita di continuo queste disuguaglianze ma il sindacato non fa nulla per farci avere i nostri diritti, come le fasce economiche che fanno carriera solo i protetti.