safer internet day 2020La giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea ha il fine di incentivare l’uso consapevole della rete e un ruolo attivo e responsabile di ciascuno per rendere internet un luogo positivo e sicuro.


Safer Internet Day 2020: in occasione di questa giornata si fa il punto sull’uso della Rete e su cosa deve fare ciascuno di noi per rendere la Rete un luogo portatore di valori positivi e sicuro.

Il tema di quest’anno è il seguente: “Together for a Better Internet”. Questo il titolo della sedicesima edizione dell’evento che sta celebrando oggi, martedì 11 febbraio, al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, a Napoli.

Safer Internet Day 2020: qualche dato importante

Secondo i dati elaborati dalla ricerca di Generazioni Connesse (curata da Skuola.net, Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e Università degli Studi di Firenze) emergono alcune osservazioni interessanti.

9 ragazzi su 10 raccontano di aver parlato con i docenti di temi legati all’educazione digitale almeno una volta. Fondamentale per una generazione in cui solo il 4% degli intervistati si definisce “poco connesso”.

Secondo l’indagine, infatti, ben il 46% dei ragazzi sentiti (oltre 5mila studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado, i soggetti potenzialmente più esposti) dichiara di navigare 3-4 ore al giorno, il 23% addirittura 5-10 ore.  Il 34% dei partecipanti alla ricerca è incappato in episodi di cyberbullismo.

Di questi, il 77% li ha segnalati o ha chiesto consiglio a qualcuno su come comportarsi.  Mentre il 39% di studenti incappati in una fake news l’ha segnalata ed eliminata dai propri social.

Tra i giovani adolescenti cominciano a fare effetto le campagne sull’uso consapevole della Rete. La percezione dei rischi sale: ad esempio, 9 su 10 si dicono infastiditi quando, navigando, s’imbattono in episodi di cyberbullismo.

Il parere del Ministro dell’Istruzione

“Bullismo e cyberbullismo sono vere e proprie piaghe che vanno contrastate mettendo in campo ogni possibile alleanza con le scuole, le famiglie, le associazioni, le istituzioni che si occupano di questi temi. Solo facendo squadra, come adulti, potremo davvero fare la nostra parte. Ma non basta: dobbiamo anche dare il buon esempio. Spesso sono i più grandi ad essere, ad esempio, i primi utilizzatori del linguaggio dell’odio”

sottolinea la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina,

Il Ministero dell’Istruzione, che è coordinatore del Safer Internet Centre italiano, il centro italiano per la sicurezza in Rete, promuove e supporterà eventi a carattere locale su tutto il territorio nazionale.