Un recente Report dimostrerebbe che, come nella celeberrima serie “Camerà Cafè”, il distributore automatico è diventato un luogo prediletto per discussioni e “confessioni”.
Il Distributore Automatico sul Lavoro sembrerebbe la nuova meta di chi, sul posto di lavoro, cerca un luogo di ritrovo per fare conversazione e spezzare con la logorante routine quotidiana.
A confermarlo è una recente Ricerca presentata da CONFIDA, l’associazione italiana della distribuzione automatica, che ha commissionato a Nextp uno Studio su un campione di 2100 soggetti intervistati.
E i risultati sono, effettivamente, molto interessanti.
Distributore Automatico al Lavoro: un luogo per sfogarsi e “confessarsi”
Nel Report sopra citato si cerca di trovare la quadra del cerchio per comprendere cosa fanno gli italiani quando si trovano davanti a un distributore sul posto di lavoro.
Una Ricerca che diventa molto interessante anche dal punto di vista sociologico, visto che il nostro Paese è quello europeo con più vending machine installate (oltre 822 mila).
In buona sostanza dai dati elaborati in questo documento emerge che il distributore automatico non ha solo una funzione di ristoro ma anche di pausa e di socialità.
Davanti alla “macchinetta” del caffè e altro, infatti, si discute più di
- lavoro (38%),
- tempo libero (31%),
- sport (14%),
- relazioni amorose (12%),
- e vita privata (6%).
Operando una differenziazione si scopre che gli ultra 55enni parlano quasi esclusivamente dei loro hobbies e del tempo libero (58%); i più giovani (18-34 anni) prevalentemente di lavoro (28%) e relazioni amorose (13%); mentre quelli che chiacchierano di sport sono soprattutto gli uomini fra 35 e 54 anni (15%).
Infine, senza distinzione di età e aree geografiche, c’è anche un 11% a cui piace fare gossip sui colleghi.
Quindi quando diciamo che a volta la realtà supera la finzione possiamo dire che il celebre “Camera Cafè” di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglou ci aveva già visto lungo con genialità parecchi anni or sono.