Il provvedimento, all’esame del Consiglio dei Ministri, potrebbe comportare una rivoluzione, mettendo un argine ai fenomeni di telemarketing selvaggio.
Call Center, stop al telemarketing verso i cellulari. Nel prossimo Consiglio dei Ministri verrà esaminato un provvedimento grazie al quale si potrebbe ampliare il registro delle opposizioni.
Come risaputo, infatti, attualmente l’opzione del registro è riservato alle utenze fisse. Ma adesso la “musica” potrebbe cambiare.
Call Center, stop al telemarketing verso i cellulari
E la novità è di quelle che potrebbero cambiare di molto lo stato delle cose attuali.
In caso di approvazione, le società che effettuano telemarketing sarebbero costrette a consultare il registro per verificare se l’utente ha dato esplicito assenso alla ricezione di telefonate promozionali o meno.
Con l’importante modifica che è riservata a chi potrà iscriversi al registro: scelta che adesso è esclusivamente riservata ai telefoni fissi e che sarebbe estesa invece anche ai telefoni cellulari.
Questa novità interesserebbe un numero di utenze pantagruelico: questo ampliamento dell’applicazione del registro delle opposizioni includerà nei papabili all’iscrizione ben 83 milioni di numeri cellulari.
I tempi per l’applicazione, tuttavia, sono ancora incerti: con tutta probabilità, occorrerà attendere mesi per fronteggiare il telemarketing aggressivo e selvaggio anche sui telefoni cellulari.
Infatti, la piena operatività del nuovo registro potrebbe arrivare solo entro la fine del 2020. Il che lascia presagire tempi di attuazione non certo immediati, in quanto l’iter prevede che dopo il Consiglio dei Ministri ci sia anche una consultazione con gli operatori telefonici e le associazioni dei consumatori.
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Cos’è il registro delle opposizioni?
In cosa consiste, allo stato attuale, il registro delle opposizioni?
Il Registro Pubblico delle Opposizioni – istituito con il D.P.R. n° 178/2010 e aggiornato con il D.P.R. n° 149/2018 – è un servizio gratuito per l’utente.
Questo servizio permette di opporsi all’utilizzo per finalità pubblicitarie dei numeri di telefono di cui si è intestatari e dei corrispondenti indirizzi postali associati, presenti negli elenchi pubblici, da parte degli operatori che svolgono attività di marketing tramite il telefono e/o la posta cartacea.
L’utente può richiedere l’iscrizione, l’aggiornamento dei dati e la revoca al RPO tramite quattro modalità:
- web (compilazione di un modulo elettronico),
- telefono (chiamata al numero verde RPO)
- email (invio tramite posta elettronica di un apposito modulo),
- raccomandata.
L’operatore di telemarketing che utilizza i dati presenti negli elenchi telefonici pubblici è tenuto a verificare con il RPO le liste dei potenziali contatti, tramite una serie di servizi disponibili sul sito.
Se il provvedimento diventa legge anche i numeri cellulari saranno tutelati.
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Ok, e se nonostante l’iscrizione le telefonate persistono? Cosa si può fare?