buoni-pasto-2020Da quest’anno arrivano importanti novità che riguardano i buoni pasto, con modifiche che si applicano sia ai ticket cartacei, sia a quelli elettronici.


Buoni Pasto 2020: la Legge di Bilancio 2020 interviene sulla materia, mettendo in campo numerose novità sia per i lavoratori dipendenti, sia par i lavoratori.

Le nuove soglie di esenzione fiscale previste dal comma 677 della manovra hanno come obiettivo quello di favorire una maggiore digitalizzazione e tracciabilità dei ticket, nonché a rendere più facili i controlli.

Scopriamo qui di seguito quali sono le principali novità.

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Per un maggiore approfondimento sui buoni pasto dei pubblici dipendenti potete consultare questo articolo.

Buoni Pasto 2020: tutte le novità

Infatti, la legge di bilancio 2020 ha introdotto importanti novità sull’esenzione fiscale e previdenziale dei buoni pasto sia cartacei che elettronici.

Dal 2020 i buoni pasto cartacei del valore di 5,29 euro sono esenti da imposizione fiscale e previdenziale solo fino a 4 euro.

Mentre invece i ticket pasto elettronici passano da un limite di esenzione di 7 euro a 8 euro.

Questo vuol dire che si introduce un regime di premialità per quel che riguarda i ticket pasto elettronici. E al contempo il Governo procede con una stretta sui buoni pasto cartacei, rendendoli di fatto meno convenienti.

Pertanto, a meno di non virare sui ticket elettronici, datori di lavoro e addirittura i dipendenti rischiano di vedersi addebitare un maggior imponibile in busta paga. Sul quale saranno calcolate Irpef, addizionali, contributi Inps e così via.

Mantenuto anche il limite giornaliero a 5,29 euro per le indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto a favore dei lavoratori addetti a strutture lavorative temporanee. Oppure ubicate in zone prive di servizi di ristorazione.

I buoni pasto elettronici potranno comunque essere spesi presso tutti i ristoranti e i supermercati convenzionati, proprio come i buoni pasto cartacei.

Si ricorda, infine, che anche la pubblica amministrazione italiana utilizza i buoni pasto in favore dei propri dipendenti, con le medesime agevolazioni fiscali del settore privato. Per la quasi totalità della domanda di buoni pasto, pari a circa 1 miliardo di euro/anno, la Consip bandisce periodicamente una gara d’appalto suddivisa in lotti geografici aggiudicati a diversi operatori del settore.