Decreto Legge milleproroghe: le novità per i settori della conoscenza. Si ricorda che sono state inserite sia proroghe che disposizioni espunte dalla legge di bilancio. Si tratta di un ulteriore tassello della manovra 2020.
Milleproroghe 2020: le novità per Scuola e Università. È entrato in vigore il 31 dicembre 2019 il decreto legge 162 del 30 dicembre 2019 “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.”
Oltre alle consuete proroghe di fine anno, sono presenti ulteriori disposizioni alcune delle quali erano state espunte dalla legge di bilancio 2020.
Di seguito le norme più rilevanti per i settori della conoscenza.
Proroghe
Proroga della prescrizione dei contributi per i dipendenti pubblici
L’art. 11 comma 3 proroga fino al 31 dicembre 2022, per i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche, i termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria relativi ai periodi di competenza fino al 31 dicembre 2015.
Università
L’art. 6 comma 3 proroga al 30 giugno 2020 il termine per la stipula a livello di singolo ateneo del contratto integrativo
Infatti la scadenza concerne l’utilizzo, a titolo di cofinanziamento, delle risorse pari a € 8.705.000,00 a decorrere dal 2019.
Si ricorda che il denaro finalizzato al superamento del contenzioso in atto. E a prevenire l’instaurazione di nuovo contenzioso nei confronti delle università statali italiane da parte degli ex lettori di lingua straniera.
Inoltre, l’art. 1 comma 1 proroga al 31 dicembre 2021 la scadenza per le amministrazioni pubbliche per assumere a tempo indeterminato il personale non dirigenziale.
Questo personale deve possedere i requisiti previsti dall’art. 20 comma 1 del cosiddetto decreto Madia, Decreto Legislativo 75/17. Ossia:
- risultare in servizio successivamente alla data di entrata in vigore della legge n. 124 del 2015 (28 agosto 2015) con contratti a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione
- ed essere stato reclutato a tempo determinato, in relazione alle medesime attività svolte, con procedure concorsuali anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse da quella che procede all’assunzione
- infine aver maturato, al 31 dicembre 2017, alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione, almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni a tempo determinato
Assunzioni Università
L’art. 1 comma 2 proroga al 31 dicembre 2020 il termine per procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato relative alle cessazioni verificatesi negli anni 2009, 2010, 2011 e 2012, in base all’articolo 3, comma 102, della legge 244/07 e all’articolo 66, commi 13 e 13-bis della legge 133/08.
L’art. 6 comma 1 interviene sull’erogazione delle somme residue dei mutui che sono stati trasferiti al Ministero dell’Economia (MEF).
Ma concessi dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A. per edilizia universitaria nelle aree depresse (art. 1 comma 1 del Decreto Legge 67/97) e/o finalizzate a interventi di decongestionamento degli atenei (art. 54 comma 1 della Legge 488/99).
Inoltre, la norma proroga di un ulteriore anno (dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2020) il termine per l’erogazione di tali somme da parte della Cassa depositi e prestiti S.p.A. su domanda dei soggetti mutuatari, previo nulla osta del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Edilizia scolastica
L’art. 6 comma 4 proroga al 31 dicembre 2020 il termine per i pagamenti da parte degli enti locali degli interventi di messa in sicurezza, manutenzione e ristrutturazione di edifici scolastici, #scuolesicure, previsti dal Decreto del “Fare” (Decreto Legge 69/13).
Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM)
L’art. 6 comma 2 proroga di ulteriori due anni accademici e fino al 2020/21 il termine per l’utilizzo per l’attribuzione di contratti a tempo indeterminato e determinato, delle graduatorie nazionali ad esaurimento dei docenti precari dell’AFAM ex legge 143/04.
Comandi presso l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo
L’art. 14 comma 4 proroga al 31 dicembre 2020 i comandi di dipendenti delle pubbliche amministrazioni presso l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.
Misure in materia di innovazione tecnologica
L’art. 42 (Agenda digitale) prevede la costituzione di un contingente di personale, composto da sette unità con qualifica non dirigenziale, formato da esperti in possesso di specifica ed elevata competenza nello sviluppo e gestione di processi complessi di trasformazione tecnologica e delle correlate iniziative di comunicazione e disseminazione e di significativa esperienza in progetti di trasformazione digitale, compreso lo sviluppo di programmi e piattaforme digitali con diffusione su larga scala.
Il contingente
Tale contingente ha funzioni di supporto:
- nella materia dell’innovazione tecnologica, anche al fine di favorire la diffusione di processi di innovazione tecnologica delle imprese e start-up,
- e nelle materie dell’attuazione dell’agenda digitale e della trasformazione digitale del Paese, con particolare riferimento
- alle infrastrutture digitali materiali e immateriali
- e alle tecnologie e servizi di rete
- anche allo sviluppo ed alla diffusione dell’uso delle tecnologie tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni
- infine alla diffusione dell’educazione e della cultura digitale anche attraverso il necessario raccordo e coordinamento con le organizzazioni internazionali ed europee operanti nel settore.
Il contingente opera alle dirette dipendenze delle strutture del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione.
Ed è composto da personale in posizione di fuori ruolo, comando o altra analoga posizione, prevista dagli ordinamenti di appartenenza, proveniente da ministeri, ad esclusione dei ministeri dell’interno, della difesa, della giustizia, dell’economia e delle finanze e dell’istruzione, dell’università e della ricerca, del personale docente educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario delle istituzioni scolastiche.
Ulteriori misure
Infine, novità di particolare rilievo, sarà la Presidenza del Consiglio dei Ministri e non più l’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) a mettere a disposizione la piattaforma tecnologica per l’interconnessione e l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento abilitati.
Al fine di assicurare, attraverso il Sistema pubblico per la gestione delle identità digitali (SPID), l’autenticazione dei soggetti interessati all’operazione in tutta la gestione del processo di pagamento.
Conseguentemente la gestione dello SPID passa alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei ministri.