milleproroghe-2020-misure-previsteSarà fuori dalla Manovra, e questa è una certezza. Ma quali sono le misure che verranno inserite in un decreto autonomo per mettere in atto il Milleproroghe? Scopriamolo.


Milleproroghe 2020, le misure previste dalla bozza attuale. Per quest’anno tornerà la formula del decreto legge “autonomo” che il Governo dovrà quindi varare già nei prossimi giorni.

La decisione è stata presa ieri nella riunione di maggioranza in Senato, dove è in discussione la manovra, nonostante fosse stato già predisposto uno schema di emendamento che a questo punto sarà la base di partenza del Decreto Legge.

Scopriamo assieme quali sono le misure attualmente previste dal testo in bozza.

Milleproroghe 2020, le misure previste

In primo luogo, versante PA, si vuole prorogare al 31 dicembre 2020 il termine per stabilizzare il personale non dirigenziale della Pa. Nonché di quello per procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, relative alle cessazioni avvenute dal 2009 al 2018.

E si va anche verso la proroga al 31 dicembre 2020 delle convenzioni e degli eventuali contratti a tempo determinato dei lavoratori inizialmente utilizzati come Lsu.

Proroga che farà discutere è quella dello slittamento di sei mesi dell’entrata in vigore della riforma Orlando sulle intercettazioni, posticipata così al 30 giugno 2020.

Tra le altre misure, il Bonus Verde viene prorogato per il prossimo anno e prevede una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute negli interventi di sistemazione di giardini, terrazze e parti comuni di edifici condominiali. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a suo abitativo; quindi la detrazione massima è di 1.800 euro.

Troviamo anche la possibilità di prorogare per un anno in più lo stato di emergenza a Genova legato al Ponte Morandi e passa da 12 a 24 mesi l’indennità per chi ha perso il lavoro, a causa del crollo.

Infine, il testo prevede di dare più tempo alle vittime di violenza per chiedere il risarcimento all’apposito fondo dello Stato. Riaprendo i termini per l’istanza fino al 30 giugno e ampliando l’accesso anche a chi ha subito sfregi al viso.