rinuncia-bonus-80-euro-noipaEsistono casi in cui diventa conveniente rinunciare al bonus Renzi da 80 euro in busta paga, Introdotto dalla legge n. 89/2014. Ecco quali sono i casi e come farlo su NoiPA.


Rinuncia al Bonus 80 Euro su NoiPA. Esistono diversi contribuenti che stanno percependo il “Bonus Renzi” da 80 euro ma potrebbero nel corso dell’anno superare i 26mila euro di reddito complessivo lordo per nuove entrate.

In questi casi occorre potrebbe essere utile fare la “rinuncia”: scopriamo di cosa si tratta.

Il bonus di 80 euro

Il bonus 80 euro, ricordiamo, risulta introdotto dalla legge n. 89/2014. Si tratta di un’agevolazione per la riduzione del cuneo fiscale e consiste nel riconoscimento agli aventi diritto di un credito IRPEF, pari a un contributo mensile che può arrivare fino a 80 euro, per un massimo di 960 euro annuali, che non concorre alla formazione del reddito.

A chi spetta?

Questa agevolazione spetta a tutti i lavoratori in maniera automatica (senza fare nessuna domanda) che pagano un’imposta lorda in busta paga o sulla disoccupazione Naspi Inps.

Hanno diritto al cosiddetto Bonus Renzi di 80 euro:

  • i soci lavoratori di cooperative;
  • i percettori di indennità di disoccupazione Naspi, mobilità o cassa integrazione;
  • i lavoratori con contratto a progetto;
  • i lavoratori socialmente utili;
  • chi è titolare di un assegno legato alla formazione professionale o a borse di studio, quando supera determinati importi;
  • i pensionati percettori dell’Anticipo pensionistico Ape social.

Se il reddito complessivo è compreso tra 24.600 e 26.600 euro, il credito spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.600 euro, diminuito del reddito complessivo, e 2.000 euro.

 
Reddito Bonus
minore o uguale a 8.000 euro Non spettante per incapienza di imposta
> 8.000 euro* e minore o uguale a 24.600 euro 960 euro annuali
> 24.600 euro e < 26.600 euro [(26.600 euro – reddito complessivo)x 960 euro] : 2.000 euro

Perché serve rinunciare al Bonus?

Sebbene l’erogazione del credito Irpef sullo stipendio mensile consenta ai lavoratori di contare su un’entrata aggiuntiva, sin dalla sua introduzione il meccanismo di erogazione del bonus Renzi si è caratterizzato per una criticità importante.

Il possesso dei requisiti di reddito necessari per aver diritto al bonus Renzi viene effettuato soltanto dopo la sua erogazione, ed in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi PF).

La verifica ex post dei requisiti richiesti, e quindi del reddito effettivamente conseguito ha portato, in molti casi, all’obbligo di restituzione totale o parziale del bonus Renzi, con le evidenti ripercussioni economiche che ne conseguono.

Come effettuare la rinuncia?

Pertanto, per non superare determinate soglie di reddito, esiste il modulo di rinuncia al bonus di 80 euro, da presentare al datore di lavoro, per tutti i lavoratori che, nell’anno, stimano di guadagnare redditi inferiori a 8.174 euro o superiori a 26.600 euro.

Per questo il Fisco permette la rinuncia al Bonus 80 euro accedendo al cassetto previdenziale Inps del cittadino, dichiarando di non avere più i requisiti di reddito per fruire del bonus senza incappare in sanzioni nella prossima dichiarazione dei redditi.

Per i soggetti per cui l’INPS è sostituto d’imposta, la comunicazione della rinuncia al Bonus 80 euro deve essere effettuata utilizzando il servizio online presente nel Fascicolo previdenziale del cittadino.

Rinuncia al Bonus 80 Euro anche con NoiPa

Per la rinuncia del Bonus 80 euro per i soli dipendenti pubblici, è possibile utilizzare anche il portale NoiPa compilando il form per la richiesta specifica presenza nella sezione “self service”.

Accedendo al servizio self-service disponibile, si potrà sia omunicare la rinuncia, che revocarla.

Gli effetti della rinuncia decorrono dalla prima emissione stipendiale utile.

Le eventuali somme già percepite saranno recuperate automaticamente in fase di conguaglio fiscale o, in alternativa, è possibile richiederne il recupero rivolgendosi direttamente al proprio ufficio responsabile del trattamento economico.

Si ricorda che per utilizzare le procedure self-service è necessario disporre del PIN (da richiedere al proprio Ufficio di servizio nel caso l’amministrato non lo possieda già), o utilizzare la CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Ulteriori precisazioni

Ricordiamo che nel caso in cui il lavoratore abbia rinunciato al bonus Renzi ma, allo scadere dell’anno, sia risultato invece idoneo a ricevere il credito, egli non perde il diritto e riceve quanto spetta tramite in un’unica soluzione in occasione del conguaglio del modello 730 dell’anno successivo.

Il Modulo di Rinuncia

Di seguito si mette a disposizione dei lettori il modulo editabile da scaricare e compilare per rinunciare al bonus Renzi in busta paga.

MODULO RINUNCIA BONUS RENZI. 

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it