decreto-fiscale-mille-emendamenti-cameraCirca 1000 gli emendamenti al Decreto Fiscale presentati dai deputati in Commissione Finanze alla Camera. Almeno nelle intenzioni dei partiti si punta così a modificare il decreto ora all’esame della commissione Finanze della Camera.


Proposte volte a correggere e migliorare, il Decreto Fiscale collegato alla manovra finanziaria: ma sono circa mille gli emendamenti alla Camera. Una quantità piuttosto elevata, con proposte che arrivano soprattutto da opposizione e alcuni alleati di maggioranza come Italia Viva, il partito di Matteo Renzi.

E la quantità è imprevista (si prevedevano al massimo 700 proposte di emendamento) e gli uffici stanno ancora lavorando per mettere ordine tra i faldoni delle proposte di modifica

Decreto Fiscale, i mille emendamenti alla Camera

Dunque al via la pioggia di emendamenti. Ma quali sono quelli considerati più importanti tra tutti?

Tra quelli che fanno più notizia ci sono l’ammorbidimento delle misure anti-evasione, cavallo di battaglia di Di Maio, e l’alleggerimento dei paletti imposti alle imprese appaltatrici per evitare l’evasione delle ritenute Irpef sui lavoratori, voluti fortemente da Leu.

Spunta inoltre quello al Dl fisco presentato in commissione Finanze alla Camera dal Partito Democratico che prevede che

“ai prodotti sanitari e igienici femminili, quali tamponi interni, assorbenti igienici esterni, coppe e spugne mestruali, si applica l’aliquota del 10 per cento dell’imposta sul valore aggiunto (Iva)”

contro l’attuale 22%.

Si studia in particolare la correzione di misure fiscali come la plastic tax, la sugar tax e la tassa sulle auto aziendali.

Quale sarà l’iter adesso?

Da mercoledì 13 novembre il primo test con le dichiarazioni di inammissibilità per le proposte presentate. E per quelle che non sopravviveranno ci sarà da fare i conti con le coperture finanziarie per coprire molti dei correttivi auspicati

Infine durante le audizioni parlamentari, Confindustria ha messo nel mirino la plastic tax sostenendo che costerebbe 109 euro l’anno a famiglia.

L’associazione degli imprenditori ha contestato anche l’aumento della tassa sulle auto aziendali, ritenendola una “stangata per due milioni di lavoratori.