Sempre più diabetici registrati in Italia negli ultimi anni: ma uno su tre non sa di essere affetto dalla malattia. Gli esperti scendono in piazza in questi giorni per svelare i misteri di questa patologia.
Diabete: come prevenire la malattia? Da oggi al 17 novembre in oltre 500 piazze in Italia o nei centri diabetologici sarà possibile avere informazioni o fare semplici screening per monitorare la possibilità di ammalarsi nei prossimi anni.
Questi incontri culmineranno nella Giornata Mondiale del Diabete 2019, che giovedì 14 Novembre avrà come tematica centrale il concetto di “Diabete e famiglia”. Questo perchè il diabete è una malattia che può essere anche molto invalidante e tutti i familiari devono essere coinvolti nella prevenzione e nella sua gestione.
Le iniziative si svolgiono in occasione della Giornata Mondiale del Diabete, indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare la popolazione su questa pandemia per la quale ancora non esiste una guarigione.
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Diabete: come prevenire la malattia?
A spiegarlo saranno gli esperti che forniranno informazioni o daranno la possibilità di fare screening ai cittadini.
Organizzati in questi giorni numerosi eventi, tra cui un flash mob all’ospedale Meyer di Firenze il 14 novembre e un’intera giornata di screening in Piazza Maggiore a Bologna il 16.
E le attività saranno anche disponibili nei centri diabelotogici veri e propri.
Ad esempio a Roma sono previsti screening il 14 novembre dalle 9.30 alle 13.00 al Policlinico Casilino in Via Casilina 1049 e il 16 Novembre dalle 9.00 alle 14.00 all’ Ospedale Santa Maria della Pietà.
Il decalogo di Diabete Italia
«Siamo di fronte a una pandemia – spiega Concetta Suraci, presidente di Diabete Italia – : nel mondo una persona su 11 convive con il diabete ed è previsto che per il 2030 ci saranno 522 milioni di persone con diabete. Oltre un milione di bambini e adolescenti nel mondo hanno un diabete di tipo 1, ovvero quello autoimmune. Nel 2017 ci sono stati, a livello globale, quattro milioni di morti. In Italia ci sono 3,7 milioni di persone con diabete e una su tre non sa di averlo».
E per questo l’Associazione ha dettato alcuni utili consigli.
Dieta e stile di vita sano, attività fisica, controlli periodici
E per il Diabete tipo 1? L’importante è la prevenzione della chetoacidosi.
Attenzione quindi ai segnali d’allarme: tanta sete, tanta pipì, dimagrimento rapido.
Alcuni altri consigli arrivano dalla Società Italiana di Andrologia.
«La disfunzione erettile – spiega Alessandro Palmieri, presidente della SIA, Società Italiana Andrologia – è un campanello d’allarme generale per la salute dell’individuo ma soprattutto uno dei sintomi più tipici del diabete e una delle complicanze più comuni».