Mettere al centro la legalità e la trasparenza nelle procedure: nel protocollo sui Concorsi Universitari firmato da MIUR e ANAC c’è questo ed altro.
Concorsi Università: MIUR e ANAC firmano un protocollo per la trasparenza e la regolarità.
Ecco i principali strumenti che garantiranno il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo d’intesa. Che è stato firmato mercoledì 16 ottobre, presso il Salone dei Ministri del MIUR. Intesa firmata dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti e dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, alla presenza del Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Professor Gaetano Manfredi.
L’accordo è figlio anche degli scandali scoppiati nel mondo universitario questa Estate.
Concorsi Università: MIUR e ANAC firmano un protocollo per la trasparenza
Si tratta, sostanzialmente, della creazione di un nuovo ufficio che vigilerà sulla trasparenza e la regolarità del reclutamento accademico, con la predispozione di un tavolo tecnico che elaborerà le nuove Linee guida dell’azione del MIUR, dell’ANAC e della CRUI in materia di concorsi universitari.
Questo tavolo tecnico sarà costituito da due rappresentanti del Ministero, due dell’ANAC, uno della CRUI, e lavorerà in particolare all’adozione di Linee guida nei seguenti ambiti:
- codici di comportamento degli Atenei per ampliare il contenuto di quelli esistenti, in modo particolare, rispetto ai doveri dei docenti;
- e regole per la formazione delle commissioni per il reclutamento del personale nelle università;
- procedure di reclutamento e di avanzamento di carriera, con conseguente predisposizione di un’adeguata programmazione del reclutamento stesso;
- infine formazione e organizzazione di banche dati dei progetti di ricerca, con l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza e conoscibilità dei relativi finanziamenti.
“Circa un anno fa – ha dichiarato il Ministro Lorenzo Fioramonti – ho posto questo tema all’attenzione del dibattito politico italiano: la necessità di fare un passo avanti per garantire e rafforzare la trasparenza e la meritocrazia nel processo di reclutamento del sistema universitario italiano. Difendendo le buone pratiche assolutamente maggioritarie nel contesto accademico del nostro Paese. Università e Ricerca sono il fiore all’occhiello del nostro sistema economico e di sviluppo. E lo straordinario lavoro svolto dall’assoluta maggioranza dei nostri docenti e ricercatori non può essere infangato da pochi casi che riempiono i giornali”.