rinnovo-contratto-statali-2019-aumenti-stipendio-tassazione-agevolataSono ampliati gli stanziamenti per il Rinnovo Contratto Statali, con una interessante novità: sugli aumenti di stipendio si applicherebbe una tassazione agevolata per aumentare i soldi al netto in busta paga.


Passi avanti per il rinnovo di contratto statali 2019: su aumenti di stipendio una tassazione agevolata?

Questo uno degli scenari (allettanti) che potrebbero aprirsi.

Via libera ‘salvo intese’ al decreto fiscale e alla legge di Bilancio. Il disco verde è arrivato dopo una riunione fiume a Palazzo Chigi durata circa sei ore.

Sono ampliati gli stanziamenti del triennio 2019-2021 per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego del comparto Stato.

A regime, ossia entro il 2021, i soldi a disposizione per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici saranno di 3,175 miliardi di euro. Si tratta di 1,4 miliardi in più degli 1,775 miliardi già stanziati dal governo precedente per il contratto del 2019-2021. 224 milioni nel 2020 e 1,2 miliardi nel 2021.

A questo link trovate le cifre previste per il 2021 in merito all’aumento Stipendio dei Dipendenti Statali.

Rinnovo Contratto Statali 2019: aumenti stipendio e tassazione agevolata

Ma di cosa si tratta nello specifico?

Nel dettaglio, l’ipotesi è quella di una tassazione al 10%, da applicarsi solamente sulla parte di aumento.

Quindi, mentre con il precedente rinnovo gli 85,00€ lordi si tramutarono in poco più di 55,00€ netti (in quanto tassati tenendo conto dell’aliquota marginale del lavoratore), questa volta si tratterebbe di importi più elevati: in busta paga, infatti, i dipendenti pubblici si troverebbero (in media) un aumento netto di 72,00€.

L’unico nodo da sciogliere resta quello dei circa 540 milioni di euro per stabilizzare il cosiddetto «elemento perequativo», un bonus extra di una ventina di euro che il precedente contratto aveva garantito alle fasce più basse di reddito tra gli statali, finanziandolo però solo a tempo.

Stipendi delle Pubbliche Amministrazioni: quanto guadagna chi “firma” e chi “ferma”.