aumenti-iva-alberghi-ristorantiArriva una proposta tesa a sgominare (almeno negli intenti) l’evasione fiscale nel settore turistico: il Movimento Cinque Stelle vorrebbe introdurre degli Aumenti IVA su Alberghi e Ristoranti.


Aumenti IVA su Alberghi e Ristoranti: ecco di cosa si tratta.

La proposta arriva dal M5S e sulla carta servirebbe ad arginare l’evasione fiscale in ambito turistico.

Ma le associazioni di categoria non sono d’accordo. Scopriamo quali sono gli scenari che si prospettano in materia e, nello specifico, cosa rischiano i consumatori.

Aumenti IVA su Alberghi e Ristoranti?

In pratica si parla di aumentare dal 10 al 23% l’Iva per alcuni settori. In primis ristorazione e alberghi, facendone carico solo ai consumatori che pagano in contante al ristorante o in albergo.

Mentre per chi paga con carta di credito o con altri strumenti elettronici entrerebbe in vigore un meccanismo di rimborso, un cashback sul cassetto fiscale del contribuente, dell’Iva pagata in più.

Anche ai titolari di redditi incapienti verrebbe inviato un rimborso cash.

Invece, tutti gli altri che hanno pagato in contanti, dovranno sostenere la stangata.

La reazione delle Associazioni di categoria

“Una proposta iniqua e inaccettabile che parte da un presupposto totalmente sbagliato, ipotizzando che l’evasione fiscale si annidi soprattutto nel settore del turismo, quando invece questo censurabile fenomeno interessa ben altri ambiti: se il buongiorno si vede dal mattino non possiamo che affermare come il nuovo Governo, sul tema del turismo, inizi male, molto male”.

Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, commenta così la proposta del Movimento Cinque Stelle.

Non da meno la reazione di Leo Ramponi, Presidente dell’Associazione Ristoratori di Verona e provincia:

“Il turismo, la ristorazione, non sono mucche da mungere”, esclama. “E’ ora di finirla con le accuse di essere generatori di economia sommersa, perché questo non corrisponde al vero. I ristoranti sono imprese che investono nel capitale umano, nella sua formazione, nella ricerca di proposte e prodotti innovativi per valorizzare il territorio in cui operano in sinergia con tutto il mondo del turismo. Diciamolo: sembra un favore ai circuiti bancari. Ora basta!”.