Dopo Ferragosto sono partiti ufficialmente i controlli affidati all’Evasometro 2019, con un alert che segnalerà tutte le anomalie dei contribuenti direttamente alla Banca d’Italia.


Evasometro 2019, alert in caso di anomalie su saldo del conto. La misura,  prevede l’invio delle comunicazioni su prelievi e versamenti presso banche, Poste, istituti di pagamento.

Si potrà sapere il nome di chi ritira o versa banconote per oltre 10mila euro complessivi in un mese. Non sarà una segnalazione automatica di operazione sospetta ma accenderà un faro da parte delle autorità.

Evasometro 2019, alert in caso di anomalie

E così banche, Poste e istituti di pagamento dovranno fornire alla Uif i nominativi di chi supera quel tetto. Anche con più operazioni da oltre mille euro. La ‘comunicazione oggettiva’ (questo il nome ufficiale) dovrà essere fatta su base mensile. E non comporterà l’automatica segnalazione di operazione sospetta ma certo accenderà un faro da parte delle autorità di vigilanza.

L’allarme rosso, nello specifico, scatterà quando l’algoritmo rivelerà uno scostamento del 20 – 25% tra quanto risulta dal saldo del conto corrente di fine anno e quanto dichiarato al Fisco. Se vi è un’anomalia tra entrate e uscite e reddito denunciato dal contribuente allora, ricevuto l’alert, Amministrazione Finanziaria e/o Guardia di Finanza potranno intervenire.

Chi verrà segnalato alle autorità competenti, dunque, dovrà dare prova di non aver commesso nessuna azione fraudolenta.

Che cos’è l’evasometro 2019?

L’evasometro” si aggiunge ad altri strumenti come il redditometro, sospeso lo scorso anno dal Decreto dignità ma ancora in vigore per gli anni arretrati fino al 2015, proprio per individuare i furbetti.

L’analisi dello strumento a disposizione dell’Agenzia delle Entrate si concentra sulla differenza, se c’è, tra quanto effettivamente speso, come evidenziato nel conto corrente di ciascun cittadino, e quanto poi invece messo nero su bianco sul modello Redditi o sul 730.

Per tutte le indicazioni su come funziona l’evasometro 2019 potete consultare il nostro approfondimento.