oms-sigarette-elettroniche-fanno-maleOMS: le sigarette elettroniche fanno male. Nell’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “Epidemia globale di tabacco 2019”, le conclusioni sono molto allarmanti.


Secondo il nuovo rapporto dell’Oms sul fumo, le sigarette elettroniche sono senza dubbio rischiose per la nostra salute. E avrebbero effetti a lungo termine negli adolescenti.

OMS: le sigarette elettroniche fanno male

L’Organizzazione mondiale della sanità non ci va giù tenera con le sigarette elettroniche. Che in alcuni paesi del mondo sono addirittura sostenute dalla sanità pubblica come strumento di riduzione del danno del tabagismo.

Come si evince dal testo:

“Sebbene il livello di rischio non sia ancora stato stimato in modo definitivo, le sigarette elettroniche sono senza dubbio dannose per la nostra salute e dovrebbero pertanto essere soggette a regolamentazione”.

E ancora:

“A oggi, in parte a causa della diversità dei prodotti relativi alle ecig e delle scarse prove disponibili, il potenziale delle sigarette elettroniche di svolgere un ruolo come intervento di cessazione del tabacco nella popolazione non è ancora chiaro”.

Le reazioni al Report

La pronuncia dell’Oms sulle sigarette elettroniche conferma in pieno i dubbi sollevati dal Codacons, e deve portare ad estendere le ricerche anche alle sigarette senza combustione di ultima generazione, sempre più diffuse in Italia.

“Fin dall’inizio della loro commercializzazione nel nostro paese avevamo sollevato il sospetto che le sigarette elettroniche potessero avere conseguenze sul fronte della salute, chiedendo di equipararle ai fini normativi agli altri prodotti da fumo – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Oggi l’Oms ci dà pienamente ragione, affermando che sono “indubbiamente pericolose” e che non aiutano i consumatori a smettere di fumare”.

Umberto Roccatti, Presidente di Anafe, l’Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico aderente a Confindustria ha commentato:

“Gran parte dell’attenzione mediatica è stata concentrata su conclusioni allarmistiche piuttosto che sul contenuto equilibrato del report. D’altra parte, cosa significa sostenere che questi prodotti producono meno emissioni rispetto alle sigarette tradizionali se non confermare che le sigarette elettroniche sono prodotti a rischio ridotto?

E cosa sostiene chi promuove il principio del rischio ridotto. Se non che la sigaretta elettronica non è esente, appunto, da rischi. E che, per tale motivo, ha bisogno di una regolamentazione chiara, come già avviene in Europa, e soprattutto non deve essere veicolata presso i giovani? Questo è quello che da sempre sosteniamo e siamo felici che l’OMS lo abbia messo nero su bianco”.