produzione-mieleClima ‘pazzo’, la produzione del miele si è dimezzata: – 40% in media, male acacia.


Produzione miele. L’emergenza climatica ha sconvolto le fioriture e dimezzato la produzione di miele, che in alcuni casi si è ridotta del 70%. L’allarme dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.

Andamento “molto negativo” per la stagione del miele italiano che quest’anno vedrà una riduzione della produzione di oltre il 40%, con punte del 70% in alcune zone. La causa in larga parte èl’emergenza climatica che sconvolge le fioriture, insieme ad altre concause legate all’attività umana. Le produzioni a maggiore marginalità, a partire dall’acacia, sono quelle che registrano i cali più significativi.

Lancia l’allarme l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari in un convegno, oggi a Roma, nel quale si denuncia che “la causa principale delle mancate produzioni è da imputare ai cambiamenti climatici in corso, con andamenti stagionali irregolari, temperature primaverili basse e ripetuti fenomeni piovosi, o di vento forte e inondazioni, che hanno fortemente condizionato l’attività di bottinatura delle api”.

Cresce l’interesse per l’apicoltura

Intanto però il settore apistico “sta registrando un’inversione di tendenza rispetto al passato- spiega il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri- con una significativa crescita delle aziende apistiche con partita Iva e con una gestione a finalità economica, rispetto agli apicoltori per autoconsumo (gli amatoriali)”. Sulla rilevanza economica del comparto “spesso non si riflette adeguatamente- sottolinea- un dato significativo è ad esempio quello del valore del servizio di impollinazione fornito dagli insetti pronubi, che è stimato in circa 1 miliardo e mezzo di euro all’anno. Una percentuale pari a circa l’80% delle piante agrarie nel nostro Paese riceve benefici dalla impollinazione“.

In Italia più di 51.000 apicoltori

In Italia operano 51.578 apicoltori per oltre 1,4 milioni di alveari (fonte Ismea, Report 2019). La produzione di miele ufficiale secondo le rilevazioni dell’Istat è di circa 8.000 tonnellate, per un valore di circa 61 milioni di euro. L’Italia è il quarto paese dell’Unione europea per dimensioni del settore, dopo Spagna, Romania e Polonia. La produzione di miele italiano è ampiamente sottostimata poiché i dati Istat non tengono conto della configurazione particolare del settore: sono assai numerosi infatti gli alveari condotti da aziende non agricole, così come ampia è la produzione domestica con relativa vendita diretta.

Secondo le stime dell’Osservatorio nazionale sul miele, la produzione di miele si attesterebbe su oltre 23,3 mila tonnellate totali. Alleanza Cooperative Agroalimentari evidenzia che il settore sta registrando un’inversione di tendenza rispetto al passato con una significativa crescita delle aziende apistiche (con partita Iva e, dunque, con una gestione a finalità economica) rispetto agli apicoltori per autoconsumo (gli amatoriali). Alleanza Cooperative Agroalimentari associa e rappresenta oltre 7.500 aziende apistiche per un numero complessivo di 395.000 alveari. La produzione media è di 4.000 tonnellate annue, pari al 50% della produzione rilevata dall’Istat.