Concorso Dirigenti Scolastici 2019, il TAR Lazio ha preso una decisione che farà discutere: ha infatti accolto il ricorso contro la sua regolarità annullandolo. Ecco che cosa è accaduto e quali sono gli scenari possibili.
Concorso Dirigenti Scolastici 2019, TAR Lazio: tutto da rifare.
Il concorso per dirigenti scolastici è stato annullato dal Tribunale regionale del Lazio che ha accolto un primo ricorso tra quelli presentati da decine e decine di candidati che avevano denunciato irregolarità nelle prove.
“Il ricorso va accolto – scrivono i giudici amministrativi – a seguito della riconosciuta fondatezza della doglianza che ha contestato la legittimità dell’operato della commissione plenaria nella seduta in cui sono stati fissati i criteri di valutazione, con conseguente annullamento in toto della procedura concorsuale in questione”.
In buona sostanza il TAR ha deciso che le griglie di correzioni preparate non andavano bene per la presenza di commissari incompatibili con il loro ruolo, in particolare Busceti e D’Avoli che avevano effettuato dei corsi di formazione proprio per i futuri presidi, ruolo dunque ritenuto incompatibile dai giudici amministrativi.
Il concorso dirigenti scolastici serviva per coprire 2.425 posti nelle scuole. Dai 34.580 iscritti si sono presentati alla prova pre-selettiva (non annullata dal Tar) a luglio scorso in poco più di 24mila.
Gli ammessi allo scritto sono stati 8.736: gli 8.700 previsti da bando, più 36 candidati che risultavano pari merito con un punteggio di 71,7.
Le graduatorie degli ammessi all’orale sono uscite a fine marzo: 3.795 quelli che sono passati, il 43%.
Il MIUR sta già predispondendo l’appello
Contro la decisione dei giudici della sezione Terza bis, il Ministero dell’Istruzione sta già predisponendo l’appello con l’Avvocatura dello Stato. Secondo fonti ministeriali, il Tar ha accolto il ricorso sulla base di una censura infondata; in particolare, non sussisterebbero i presupposti per la ritenuta incompatibilità di alcuni commissari.
La reazione dei Sindacati
Sul concorso dirigenti scolastici interviene lo Snals con le parole del suo segretario, Elvira Serafini:
“Come sindacato, pur rispettando il diritto di coloro che difendono i propri legittimi interessi, siamo preoccupati per gli sviluppi della situazione scaturita dalla sentenza del TAR. Si rivela quanto mai opportuna e tempestiva l’immediata azione legale promossa dallo Snals per la tutela dei candidati che hanno superato le prove attraverso il ricorso ad opponendum. Lo Snals chiederà quanto prima insieme a CGIL, CISL e UIL un urgente incontro al ministro per i chiarimenti del caso e per conoscere le immediate azioni che il MIUR intende porre in essere”.
Per Roberta Fanfarillo sindacalista Cgil:
«L’annullamento del concorso per i presidi è un disastro per la scuola italiana .Duemila scuole rimarrebbero senza dirigenti scolastici».
«Stiamo chiedendo un incontro urgente al ministro Bussetti perché si possa salvare almeno una parte della procedura».
Per la Uil Scuola, con questa decisione
«inizia un calvario giudiziario che vede, sia negli esclusi che nei vincitori di concorso, le vittime di un sistema che mostra, ancora una volta tutti i suoi limiti».