walkman-compie-40-anniIeri il leggendario Walkman ha compiuto il suo 40° anniversario: era il 1 Luglio 1979 quando Sony mise in commercio il comodo apparecchio.


Il walkman compie 40 anni. Tranne forse i giovanissimi, tutti ricorderanno il maneggevole mangianastri portatile dotato di cuffie che consentiva di ascoltare musica ovunque ci si trovasse. Criticato all’esordio e sottovalutato anche da Steve Jobs, si rivelò un dispositivo rivoluzionario.

 

Il walkman compie 40 anni, facciamo un riepilogo storico

A dispetto delle previsioni iniziali, ebbe un enorme successo, tanto che si assistette in breve tempo alla cosiddetta volgarizzazione del marchio.

Infatti, malgrado fosse registrato, “walkman” diventò il nome con cui venivano indicati tutti i suoi emuli, a prescindere dalla casa di produzione.

 

Com’era il primo walkman?

Il TPS-L2 non si basava in realtà su una tecnologia rivoluzionaria, bensì su un’idea geniale di Akio Morita, Masaru Ibuka (fondatori di Sony) e Kozo Ohsone. Era un semplice lettore di audiocassette che si ascoltava con delle cuffie, senza però la possibilità di registrare. Dotato di due attacchi jack, consentiva l’ascolto a due persone contemporaneamente.

Gli ascoltatori, se volevano, nel frattempo potevano anche chiacchierare, facilitate da una funzione (poi abolita nelle versioni successive) detta “hotline”. Si trattava di un tasto che si schiacciava quando si voleva parlare e la musica riprodotta diminuiva di volume, trasmettendo la voce nelle orecchie del compagno d’ascolto.

Il primo walkman era blu e argento in quanto, come spiegato da Sony, intendeva richiamare la moda dei blue jeans. L’obiettivo, anche nel design, era fare in modo che il dispositivo si rivolgesse soprattutto ai più giovani.

A conferma dell’utilità e della qualità del prodotto, da notare è il fatto che sia riuscito a diffondersi nonostante pesasse quasi 400 grammi e costasse ben 200 dollari, equivalenti oggi a 690 dollari.

Il successo

Il “boom” si ebbe nei primi anni ’80 perché cominciò a scendere di prezzo e, soprattutto, ci fu un’involontaria promozione. A lanciare il walkman in tutto il mondo fu la scena madre del film cult “Il tempo delle mele”, nella quale le cuffie di un walkman vengono posate sulle orecchie della protagonista.

Supportato dal mercato delle musicassette, il Walkman sopravvisse anche all’arrivo del CD sotto forma di un nuovo dispositivo, il Discman, in grado di contenere un compact disc. Entrò sul mercato nel 1984 ma il nome venne in seguito cambiato in CD Walkman. Il crollo delle vendite iniziò negli anni 2000 a causa della musica digitale e dell’iPod di Apple.

Per chi volesse maggiori dettagli riguardo l’evoluzione del Walkman nel tempo, consultare il sito https://www.sony.it/electronics/i-walkman-hanno-rivoluzionato-il-modo-di-ascoltare-musica-in-movimento

L’ingresso nella Storia

Tutt’oggi nessuno ha dubbi riguardo la sua grande influenza e secondo il Time, il walkman è stato il quarto gadget più influente di tutti i tempi, preceduto da iPhone, televisore a colori Trinitron (sempre di Sony) e Apple Macintosh.