Ci sarà un taglio di 4 miliardi alla Scuola? La situazione è alquanto confusa: c’è chi conferma ma arrivano anche delle secche smentite. Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Taglio di 4 miliardi alla Scuola? Uno scenario di certo sconcertante, che potrebbe rimandare indietro di parecchi anni le nostre istituzioni scolastiche.
Ma è tutto vero? O è solo un’immane fake news?
Scopriamolo.
I numeri
Secondo alcuni dati riportati dal Corriere della Sera, la spesa per l’istruzione si riduce, a legislazione vigente, di 4 miliardi nel triennio, cioè di circa il 10%. Si passa infatti da 48,3 a 44,4 miliardi nel giro di tre anni, con una riduzione delle risorse sia per l’istruzione primaria (da 29,4 a 27,1 miliardi di euro) che per quella secondaria (da 15,3 a 14,1 miliardi).
Questo perchè il bilancio pubblico riclassificato per “azioni politiche” che viene allegato al disegno di legge di bilancio 2019 renderebbe in modo evidente le scelte operate con la manovra.
La smentita dell’Onorevole Granato e del MIUR
La prima a smentire la cosa è stata l’Onorevole Granato che così ha commentato le cifre:
“Le spese messe a bilancio per il triennio sono solo quelle fisse, perché i posti in deroga su sostegno vengono contabilizzati di anno in anno. In questa settimana si concluderanno le audizioni per il correttivo al decreto legislativo 66/17.“
“Nulla di vero”
precisa il Ministero dell’Istruzione.
“La spesa degli stipendi del personale docente e ATA a tempo determinato –spiega – è iscritta solo per il primo degli anni scolastici del bilancio triennale. Ad una lettura superficiale sembra ci siano tagli, in particolare per il sostegno che, è assicurato da un elevato numero di docenti in deroga, assunti a tempo determinato.
In realtà, non vi è alcuna riduzione di risorse. Tutti gli studenti con disabilità saranno, come sempre, affiancati, in classe, da un docente di sostegno, sia quest’anno sia nei prossimi“.
Nei prossimi giorni scopriremo dove sta la verità. E se questo paventato taglio di 4 miliardi alla Scuola sia realtà o una bugia. Vi terremo aggiornati sulla vicenda.