Semplificazione del sistema fiscale: il punto sulle attività dell’Agenzia. Modernizzazione del rapporto con i contribuenti, miglioramento della qualità dei servizi, incremento del livello di adempimento spontaneo sono obiettivi prioritari dell’Amministrazione.
Ruolo della tecnologia nell’ambito dei servizi fiscali, lettere di compliance, accordi preventivi, fatturazione elettronica, evoluzione del sistema di notifica degli atti, pace fiscale: sono alcuni degli argomenti affrontati dal direttore dell’Agenzia Antonino Maggiore nel corso dell’audizione di oggi presso la VI commissione Finanze e Tesoro del Senato nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto tra contribuenti e fisco.
Maggiore, in primo luogo, ha sottolineato la rilevanza strategica che negli ultimi anni hanno assunto, sia sotto il profilo legislativo sia sul versante dell’attività dell’Amministrazione finanziaria, la semplificazione degli adempimenti e l’offerta dei servizi ai cittadini.
Semplificazione sistema fiscale
Semplificazione, oggi, non significa più “mero snellimento delle procedure e riduzione degli oneri amministrativi a carico di cittadini/imprese”: il concetto, infatti, si è progressivamente ampliato fino a comprendere il miglioramento costante della qualità dei servizi resi e una migliore selezione dei contribuenti da controllare. Peraltro, la previsione della semplificazione come “principio informatore” del sistema fiscale è contenuta nello Statuto dei diritti del contribuente (articolo 6, legge 212/2000).
Lo Statuto, ha proseguito Maggiore, ha rappresentato solo il primo passo di un lungo cammino sulla strada della semplificazione fiscale rispetto alla quale, restano importanti passi da compiere e sfide da affrontare che coinvolgono non solo il legislatore, ma anche l’attività dell’Agenzia delle entrate.
Quest’ultima, in particolare, nel corso degli ultimi anni ha adeguato la propria organizzazione all’obiettivo della semplificazione con lo scopo di favorire un “approccio integrato”, volto contemporaneamente al miglioramento dei rapporti fisco/contribuente, all’incremento del livello di adempimento spontaneo e alla prevenzione ex ante dei rischi di evasione ed elusione.
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I punti
Nel corso del suo intervento, il direttore si è soffermato sui seguenti argomenti:
- recenti provvedimenti legislativi rilevanti nel contesto del miglioramento del rapporto tra fisco e contribuenti
- ruolo della tecnologia
- evoluzione del sistema di notifica degli atti
- lettere di compliance
- accordi preventivi
- progetto di legge recante “Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell’evasione fiscale”
- fatturazione elettronica
- strumenti di “pace fiscale”.
Digital first
Dopo aver passato in rassegna i principali interventi attraverso i quali negli ultimi anni il legislatore ha perseguito l’obiettivo della semplificazione del sistema tributario, Maggiore si è soffermato sul ruolo della tecnologia come volano per le semplificazioni tributarie. A tal proposito, l’Agenzia ha da tempo implementato una decisa strategia di informatizzazione, nell’ottica del “digitale come canale preferenziale (digital first)” con l’obiettivo di ridurre e semplificare gli oneri connessi agli adempimenti fiscali e allo stesso tempo garantire completezza e coerenza dei dati.
Sotto questo profilo, il direttore ha ricordato:
- lo sviluppo del portale istituzionale interessato da una recente ristrutturazione (il nuovo sito web, infatti, è operativo da dicembre 2017)
- i canali di accesso ai servizi telematici autenticati realizzati dall’Agenzia delle entrate (Entratel, Fisconline e Sister) sui quali operano circa 9 milioni di utenze attive
- l’interoperabilità del Sistema informativo dell’Agenzia con altri sistemi connessi in rete (come, ad esempio, quelli di altre pubbliche amministrazioni e degli operatori finanziari)
- l’attenzione e la centralità del tema della sicurezza e della protezione dei dati.
Tra i progetti e i servizi innovativi realizzati, Maggiore ha ricordato:
- la dichiarazione precompilata che, partita nel 2015, è diventata sempre più completa e ricca di informazioni
- la dichiarazione telematica di successione
- il pagamento del canone tv mediante addebito diretto sulle fatture per la fornitura di energia elettrica
- la registrazione telematica dei contratti di locazione
- lo snellimento della procedura di erogazione dei rimborsi Iva
- l’evoluzione del sistema di notifica degli atti.
Lettere di compliance
Tra gli strumenti di semplificazione un ruolo importante hanno assunto le lettere di compliance, comunicazioni inviate a coloro che risultano non avere compilato correttamente la dichiarazione dei redditi.
Le lettere contengono un invito a effettuare una verifica sulle anomalie rilevate e offrono la possibilità di regolarizzare la propria posizione, evitando che le violazioni riscontrate costituiscano la base per l’emissione di un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia.
Accordi preventivi
Altro strumento di rilievo è rappresentato dagli accordi preventivi rivolti alle imprese multinazionali e ai soggetti che esercitano attività internazionale: essi rappresentano una forma avanzata di collaborazione tra il fisco e il contribuente.
Maggiore ha ricordato che dalla sua introduzione a oggi, lo strumento ha suscitato un sempre maggiore interesse: il totale degli accordi conclusi e in vigore al 31 dicembre 2018 è pari a 150.
Progetto di legge AS1294
Tra le iniziative legislative finalizzate a introdurre ulteriori misure di semplificazione in ambito tributario, il direttore si è soffermato sul progetto di legge recante “Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell’evasione fiscale”, presentato alla Camera dei Deputati il 6 agosto 2018 (AC 1074) e attualmente all’esame del Senato (AS 1294).
Si tratta di un intervento normativo di ampio respiro, in grado di imprimere una forte accelerazione al processo di semplificazione del sistema tributario. Esso, infatti, contiene, tra l’altro, misure in materia di adempimenti Iva, regime forfetario, tenuta della contabilità, controlli formali delle dichiarazioni dei redditi, indici sintetici di affidabilità fiscale.
Fatturazione elettronica
Il cammino verso la semplificazione del sistema tributario sarà certamente reso più agevole dall’utilizzo dell’enorme patrimonio informativo di cui l’Agenzia delle entrate potrà disporre grazie al recente avvio della fatturazione elettronica obbligatoria tra privati e al prossimo avvio dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri.
Dopo quasi sei mesi dall’entrata in vigore della fatturazione elettronica, i numeri sono molto positivi: i file delle e-fatture inviate a oggi, 11 giugno 2019, sono circa 889 milioni, con una minima percentuale di scarto (2,9%). Quest’ultimo dato dimostra che il nuovo sistema è stato rapidamente assimilato dagli operatori e sta funzionando in modo sicuro ed efficiente.
La disponibilità dei dati relativi alle fatture elettroniche e ai corrispettivi telematici consentirà, inoltre, ulteriori semplificazioni in termini di eliminazione di alcuni adempimenti comunicativi posti a carico dei soggetti che attualmente trasmettono i dati necessari ai fini dell’elaborazione della dichiarazione precompilata.
Pace fiscale
Nell’ultima parte del suo intervento, il direttore si è soffermato sulle più recenti misure agevolative previste dal legislatore per consentire ai contribuenti di chiudere le pendenze con il fisco: rottamazione-ter e saldo e stralcio.
Maggiore ha ricordato, in particolare, le iniziative di semplificazione che l’Agenzia delle entrate-Riscossione ha messo in campo per consentire ai contribuenti di aderire con facilità ai due strumenti di “pace fiscale”, come, ad esempio, la possibilità di compilare e inviare direttamente online il modello di adesione e il servizio telematico “Prenota ticket” che consente di fissare un appuntamento allo sportello, direttamente dal proprio computer, smartphone o tablet, anche per presentare la domanda di definizione agevolata.
Le richieste di adesione agli strumenti di “pace fiscale”, ricevute entro il 30 aprile 2019, sono state complessivamente pari a circa 1,7 milioni, di cui circa 332mila per il “saldo e stralcio” e circa 1,4 milioni per la rottamazione-ter.
Complessivamente, considerato che ciascun contribuente poteva presentare più di una richiesta, le domande pervenute sono riferibili a una platea di circa 1,5 milioni di contribuenti.
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