Concorso Infanzia e Primaria 2019, in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il regolamento comprensivo di programmi e prove, all’interno Decreto ministeriale 327 del 9 aprile 2019.
Concorso Infanzia e Primaria 2019, in Gazzetta Ufficiale il regolamento. Sul sito del Ministero dell’Istruzione successivamente pubblicati il regolamento stesso e: DM 328/19 (tabella di valutazione), DM 329/19 (requisiti componenti commissioni), OM 330/19 (formazione commissioni).
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 maggio (Serie Generale, n. 160/2019) il Decreto ministeriale 327 del 9 aprile 2019 con il regolamento, comprensivo di programmi e prove, del concorso ordinario per la scuola primaria e dell’infanzia.
Concorso Infanzia e Primaria 2019 in Gazzetta Ufficiale
Il concorso ordinario prevede:
- una prova pre-selettiva computer-based. Prevista solo nei casi in cui a livello regionale il numero dei candidati sia superiore di tre volte il numero dei posti messi a concorso;
- una prova scritta della durata di 180 minuti composta da tre quesiti:
- per i posti comuni, due quesiti aperti che valutano conoscenze e competenze didattiche. In relazione alle discipline insegnate nella scuola primaria e ai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia;
- per i posti di sostegno, due aperti inerenti le metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità e le procedure volte all’inclusione;
- sia per posti comuni che per sostegno, un quesito a risposta chiusa con 8 domande. Volto a verificare la comprensione in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro comune Europeo di riferimento per le lingue;
- una prova orale, distinta per posti comuni e sostegno, con una durata di 30 minuti, che consiste nella progettazione di un’attività didattica, con l’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche, metodologiche ed esempi di uso delle TIC. È previsto anche l’accertamento della conoscenza della lingua inglese.
Punteggi
Le commissioni avranno a disposizione 100 punti, 40 per le prove scritte, 40 per l’orale e 20 per i titoli. Nella tabella di valutazione dei titoli non sono previsti titoli di servizio.
Solo in parte sono state recepite le osservazioni del CSPI.
Il concorso, pur nelle sue criticità, traccia le caratteristiche del sistema di reclutamento a regime, ma non dà una risposta al problema delle tante cattedre scoperte che avremo il 1 settembre anche per effetto dei pensionamenti di “quota 100”. La stessa vertenza dei diplomati magistrali è a oggi tutt’altro che risolta: molte sentenze potrebbero arrivare anche nel corso del nuovo anno scolastico e manca qualsiasi misura politica volta ad affrontare questo problema.
Si tratta di uno dei punti di discussione che porremo anche al tavolo tematico al fine di trovare una soluzione adeguata.