Proroga Spesometro 2019: chi riguarda? Il termine per le scadenze del primo trimestre 2019 dell’esterometro e del secondo trimestre 2018 dello spesometro è, come oramai ufficiale, il prossimo 30 aprile. Ecco chi riguarda questo slittamento.
Il prossimo 30 aprile scade il termine per l’ultima comunicazione dei dati e delle fatture con riferimento ai documenti emessi e registrati nel secondo semestre 2018.
La finalità della proroga è stata quindi quella di “diversicare la scadenza dei termini per gli adempimenti relativi a esterometro e spesometro da quelli relativi alle comunicazioni Iva e alla fatturazione elettronica”. Gli addetti potranno dunque avere più tempo per espletare le operazioni e gli adempimenti previsti.
Ecco chi sono i destinatari della proroga e chi ne è escluso.
La comunicazione Dati Fatture deve essere trasmessa telematicamente dal soggetto Iva entro le scadenze previste.
Esterometro, istruzioni Agenzia Entrate su procedure ed esenzione
Proroga Spesometro 2019: chi riguarda?
Sono tenuti ad inviare lo spesometro i soggetti passivi Iva che effettuano operazioni rilevanti ai fini dell’imposta.
I soggetti passivi Iva devono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate, con riferimento alle operazioni rilevanti ai fini Iva, i dati di tutte le fatture emesse nel trimestre/semestre di riferimento, e di quelle ricevute e registrate ai sensi dell’art. 25 del decreto Iva.
Ricordiamo che dal 2019 il monitoraggio delle operazioni tra soggetti residenti stabiliti in Italia, avverrà attraverso l’emissione delle fatture elettroniche.
Chi non è interessato dallo spesometro?
Dai soggetti passivi IVA, tuttavia, devono essere esclusi:
- i contribuenti del regime forfettario;
- i contribuenti del regime dei minimi;
- i produttori agricoli in regime di esonero delle zone montane;
- la Pubblica amministrazione e le Amministrazioni autonome;
- i contribuenti titolari di Partita IVA, che hanno scelto l’invio telematico dei dati relativi alle fatture emesse e ricevute per la vendita di beni o per prestazioni di servizi.
Restano escluse dall’obbligo di comunicazione le operazioni che non sono documentate da fatture,qualunque ne sia l’importo.
Che cos’è lo Spesometro?
Lo spesometro, è una delle comunicazioni obbligatorie che i soggetti titolari di partita Iva, imprese e lavoratori autonomi, sono tenuti ad inviare all’Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo che la trasmissione delle Comunicazioni Dati Fatture emesse e ricevute è un obbligo introdotto dall’articolo 4 del Decreto Legge n. 193 del 22 ottobre 2016.
Con il modello Spesometro, i contribuenti devono comunicare i seguenti dati:
- Spesometro fatture: è la comunicazione IVA trimestrale fatture emesse, ricevute, note di variazione e bolle doganali.
- Spesometro liquidazioni periodiche IVA: i contribuenti devono comunicare entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo al trimestre, tutti i versamenti IVA effettuati per ogni trimestre.
Per trasmettere la comunicazione Dati Fatture, occorre preparare un file xml che rispetti le specifiche tecniche e che, in particolare, contenga due serie di dati.
In primo luogo, i dati identificativi del soggetto a cui si riferisce la comunicazione (per le fatture emesse come cedente/prestatore, per le fatture ricevute come cessionario/commettente. In secondo luogo, i dati delle controparti e, per ognuna, i dati delle operazioni effettuate nel periodo di riferimento.
Se la comunicazione è inviata entro il termine di scadenza vale la regola, anche per la comunicazione Dati Fatture, che consente in caso di scarto del file il rinvio entro i 5 giorni successivi dalla ricezione dell’esito.
Per lo spesometro sarà l’ultima di una serie infinita di proroghe. L’invio della comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute nel secondo semestre 2018 è stato sostituito dall’obbligo di fatturazione elettronica in vigore dal 1° gennaio 2019.