Contratto Pubblico Impiego 2019, dal Ministro Bongiorno arriva una surreale rappresentazione della realtà e nessuna risposta su contratti e assunzioni? La denuncia arriva direttamente dai segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa.
Mentre governo apre confronto su lavoro e pensioni, Ministro chiude. Non staremo fermi.
“Nei confronti dei dipendenti pubblici non c’è alcuna risposta sul rinnovo dei contratti e sulle assunzioni dal Ministro Bongiorno”. Così i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, commentano un’intervista della titolare del dicastero della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, aggiungendo che: “Rimaniamo sconcertati di fronte alle dichiarazioni del Ministro, che sembra ignorare la gravità dei problemi che coinvolgono le pubbliche amministrazioni”.
Poco il tempo concesso
“Ad oggi, il Ministro – aggiungono i dirigenti sindacali – ha convocato due riunioni assembleari in cui, infastidita e spazientita, ha concesso sette minuti a organizzazione per parlare, non dando poi alcun riscontro alle questioni poste. Questo non è il modo giusto di confrontarsi con Cgil, Cisl e Uil che rappresentano milioni di lavoratori e lavoratrici”.
Inoltre, proseguono, “il ministro sta presentando l’ennesima riforma, dopo aver dichiarato di non volerlo fare, senza alcun confronto. Dalle impronte digitali all’attacco al ruolo della contrattazione, dall’annuncio dello sblocco del turnover. Per poi bloccarlo di fatto fino al 2020 nella legge di bilancio, e non cancellando le norme che impediscono di assumere in sanità. In più, la riforma dei concorsi è a dir poco folle e nella legge di Bilancio per ora vediamo solo l’elemento perequativo e l’Indennità di vacanza contrattuale”.
Chiesto incontro: ma nessun riscontro
I segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa fanno poi sapere di aver chiesto “un incontro come Cgil Cisl e Uil e non ci è stato dato riscontro: abbiamo costruito una piattaforma rivendicativa che promuove soluzioni per l’occupazione, il rinnovo dei contratti e il miglioramento dei servizi. Ma non staremo fermi. Ci sembra assurdo che mentre alcuni esponenti del Governo aprono al confronto su lavoro e pensioni, per il pubblico impiego la porta sia chiusa al confronto e si prosegua con un trattamento differenziato fra lavoro privato e lavoro pubblico”. Nel nostro paese, continuano, “occorrono 600 mila nuove assunzioni nelle Pa solo per coprire i posti che si libereranno con quota 100 e pensionamenti ordinari. Questa è una priorità assoluta, un’occasione per i giovani, una risposta ai cittadini, un’opportunità di modernizzare le pubbliche amministrazioni e dare ristoro al personale che ha carichi di lavoro troppo alti”.
Una grande manifestazione nazionale
“Cgil Cisl Uil si muoveranno nei prossimi mesi – spiegano Sorrentino, Petriccioli, Librandi e Turco – con una grande manifestazione nazionale con l’obiettivo di raggiungere risultati concreti per i lavoratori.
Siamo ‘per’ e non ‘contro’ il cambiamento ma vogliamo che sia orientato ai lavoratori e non alla logica punitiva che abbiamo già cancellato nel recente passato. E non permetteremo che torni a prendere piede nelle amministrazioni.
Non vogliamo gendarmi che impongono direttive sotto il controllo della politica ma bravi dirigenti che valorizzino le professionalità dei lavoratori. Così come vogliamo che sia la contrattazione a stabilire criteri sui quali basare la valutazione, definire obiettivi di produttività, disciplinare il trattamento salariale accessorio e migliorare l’organizzazione del lavoro”.
Impronte digitali: ingiusta criminalizzazione del Pubblico Impiego
Infine, “forse il Ministro Bongiorno non sa che mentre lei parla di impronte digitali, il personale subisce aggressioni. Spesso ci sono uffici che hanno un unico computer funzionante che il personale usa a rotazione, mancano i toner o addirittura la carta. Così come nei luoghi di lavoro pubblici non ci sono, troppo spesso, neanche le più banali norme di tutela sulla salute e sicurezza. Forse il Ministro dovrebbe fare un giro con i delegati sindacali negli uffici per comprendere l’ordine delle priorità.
Ci dichiariamo disponibili, accetti la sfida, venga a vedere come si lavora e poi costruisca con noi un progetto vero di rilancio del sistema pubblico. Anziché rimproverare il sindacato di non applaudire abbastanza. Rifiutiamo una narrazione surreale del lavoro pubblico basata sugli sbagli di pochi. Mentre vogliamo restituire dignità alle tante persone che nelle pubbliche amministrazioni operano con abnegazione e professionalità nell’interesse del Paese”.
Così concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil pa. Che, fanno sapere, hanno già scritto al Ministro per richiedere un tavolo permanente su occupazione e contratti.