sanita-molise-mediciUn caso paradossale, che dovrebbe far riflettere. In materia di Sanità, in Molise i medici scarseggiano: e così la Regione si è vista costretta a richiamare al lavoro i medici in pensione.


Accade in Molise, dove i medici e il personale sanitario di questi tempi sembrerebbero merce rara.

L’Azienda sanitaria regionale (Asrem), infatti, è stata costretta a chiedere al Commissario alla Sanità, Angelo Giustini, l’autorizzazione ad avviare le procedure per incarichi libero-professionali a medici in pensione. E la struttura commissariale ha dato il via libera.

Sanità: in Molise i medici sono una rarità

Nella nota trasmessa ai vertici aziendali dal direttore facente funzioni della Unità operativa complessa (Uoc) di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso veniva evidenziata la “gravissima criticità di personale medico in dotazione“, accanto a “grosse difficoltà a garantire una corretta turnazione”.

Questo il testo sotto la lente d’ingrandimento:

Verificata la gravissima carenza di Dirigenti Medici Specialisti in Ostetricia e Ginecologia presso la ASReM, al fine di scongiurare l’interruzione di pubblico servizio in violazione dell’art. 32 della Costituzione, e tenuto conto dell’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane interne all’Azienda, nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 14 della L. n. 161/2014 in materia di articolazione dell’orario di lavoro, nelle more del reclutamento di personale mediante avviso pubblico a tempo indeterminato;

visto l’art. 7, comma 6 del D.Lgs 30 marzo 2001, n. 165 e ss.mm.ii. e l’art. 1, comma 2, lettera b) del D. Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 e ss.mm.ii.;

Letta la direttiva, nota pec n. 28442/19, agli atti, del Commissario ad Acta, Sub Commissario e Direttore Generale per la Salute che autorizza l’ASREM, in ipotesi di carenza di dirigenti medici delle varie discipline, all’indizione di avvisi per incarichi libero professionali estesi anche ai medici specialisti in quiescenza.

In Molise, molti giovani sono costretti a varcare i confini in cerca di un lavoro, in tanti rinunciano a partecipare ai concorsi banditi dall’Azienda sanitaria regionale (Asrem) e altri dicono “no” dopo essere risultati vincitori su posti a tempo indeterminato. E quindi si chiede ai pensionati di tornare al lavoro.

Ultimo caso, quello che riguarda il concorso per due posti di dirigente medico e zero partecipanti, nella disciplina di Pediatria.

A livello nazionale, già nel 2018 il gap di medici arrivava a 10mila professionisti: al 2025 supererà i 16.700.

Mancano medici di Pronto soccorso, anestesisti rianimatori, chirurghi generali, cardioIogi, pediatri. Solo per citare le discipline più in affanno.