Dichiarata guerra agli ambulanti: la Raggi a Roma li vuole lontano dai monumenti, per “ripristinare il decoro e la corretta definizione degli spazi”.
“Stiamo lavorando affinché nei siti monumentali e archeologici si possa mettere la parola fine alla presenza degli ambulanti, perché la loro presenza non consente la perfetta godibilità dei monumenti. È necessario che il Tavolo del decoro prenda atto di questi luoghi in cui queste attività non possono stare”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova sovrintendente di Roma Capitale, Maria Vittoria Marini Clarelli.
La guerra agli ambulanti della Raggi a Roma
“A Roma gli ambulanti sono oltre 11mila– ha aggiunto Raggi- Si tratta di licenze date negli anni e che dunque operano nella legalità. Ma questo ha fatto sì che nel corso del tempo si sviluppasse questo fenomeno sia nelle aree in cui il tessuto commerciale è ricco, sia all’interno delle aree del patrimonio artistico, culturale e monumentale. Ci sono due azioni diverse che l’amministrazione porta avanti. Per tutti gli ambulanti nelle aree monumentali e archeologiche il Tavolo interistituzionale del decoro si occupa di queste localizzazioni, mentre la parte degli ambulanti su strade commerciali è di competenza dei Municipi che individuano le aree e in accordo con gli ambulanti trovano le alternative come accade per via Tuscolana, Tiburtina e via Ugo Ojetti”.
Si tratta di “un lavoro molto delicato- ha detto ancora Raggi- perché vuol dire maneggiare licenze che danno alle persone il diritto di esercitare. Non tutti gli ambulanti sono abusivi, ma dobbiamo ripristinare il decoro e la corretta definizione degli spazi. È un lavoro di cesello che si sta portando avanti con molta determinazione”.
A Roma continuano, tuttavia, a creare problemi la questione delle zone franche.