I dati sulle assunzioni agevolate in Azienda nel Report annuale sul mercato del lavoro: l’andamento degli ultimi anni e le cifre sui singoli benefici.
Sulla base dei flussi annuali di assunzioni delle imprese italiane nel triennio 2014-2016 è stata calcolata una misura del grado di disallineamento tra il titolo di studio conseguito dagli assunti e quello più richiesto dalle imprese per la medesima professione.
Nel triennio il fenomeno ha interessato più della metà (53,5%) delle assunzioni nelle imprese italiane: la diffusione della sovraistruzione (31,6%) è maggiore di quella della sottoistruzione (21,8%), soprattutto per gli under 29; per gli over 49 prevalgono invece i sottoistruiti.
I dati
Il beneficio che è stato maggiormente utilizzato dalle imprese è l’esonero contributivo triennale previsto nel 2015 (in concomitanza con il Jobs Act): in quell’anno, le assunzioni agevolate sono state il 61% del totale. Nel 2018, la quota è tornata al 15%, che si potrebbe considerare un livello mediano: erano il 16% nel 2014, poi sono salite vertiginosamente nel 2015, sono scese e un minimo del 10% nel 2017.
Negli anni l’incidenza dei rapporti di lavoro agevolati sul totale delle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato ha avuto un andamento variabile: dal 16% del 2014 si è attestata al 61% nel 2015 per poi scendere al minimo del 10% del 2017. Nei primi nove mesi del 2018 si registra infine una risalita (al 15% circa). Generalmente l’incidenza delle agevolazioni è più elevata per le trasformazioni, con il massimo raggiunto nel 2015 (agevolate il 76% del totale).
A livello territoriale emerge la sovra-concentrazione delle agevolazioni nel Mezzogiorno, che pesa per il 25% sul totale dell’importo delle agevolazioni, per il 19% sull’occupazione dipendente totale. Tra i settori di attività economica, una specializzazione relativa nel ricorso alle agevolazioni è riscontrabile soprattutto per le costruzioni e per il commercio.
Se la quota di aziende incentivate è più elevata tra le aziende maggiori (nel 2016 l’85% beneficiava di almeno un lavoratore incentivato), il ricorso alle agevolazioni è complessivamente più significativo nelle piccole imprese. Quelle sotto i dieci dipendenti assorbono il 40% delle agevolazioni complessive mentre l’incidenza sull’occupazione totale è del 28%; per le imprese con oltre 250 dipendenti questi valori sono rispettivamente il 14% e il 31%.
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