Arrestato il Sindaco di Melilli, Giuseppe Carta: accuse gravi, affidamento di servizi e lavori da parte degli uffici comunali a imprenditori compiacenti.
Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, è stato arrestato questa mattina in seguito a un’inchiesta della procura di Siracusa per reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio, in merito a procedure di affidamento di lavori e servizi da parte di uffici pubblici.
Il dirigente del Comune di Melilli è imputato per i reati di corruzione e turbativa d’asta in concorso in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa nell’ambito dell’operazione “Muddica”.
Coinvolti nelle indagini anche due dipendenti del Comune di Melilli e quattro imprenditori. Per i comunali Reginaldo Saraceno (54 anni) e per la responsabile del II settore “servizi scolastici, culturali, sportivi, socio-educativi e ricreativi” Giulia Cazzetta (59 anni) è stata applicata la misura cautelare della sospensione dal pubblico impiego per la durata massima prevista dalla legge.
Secondo l’accusa avrebbero gestito in modo
“arbitrario e per il soddisfacimento di interessi particolari le procedure amministrative finalizzate all’affidamento a privati di servizi e lavori da parte degli uffici comunali”.
Nel corso delle indagini, le attività compiute hanno, infine, consentito di accertare anche un’ipotesi di accordo corruttivo tra il sindaco Carta e la responsabile di una cooperativa sociale, la quale, supportata nei suoi progetti di accoglienza di minori stranieri non accompagnati con la prospettiva di una convenzione con il Comune di Melilli, avrebbe promesso al primo cittadino l’assunzione di persone da lui indicate.
La corruzione resta una delle piaghe per i Comuni italiani: in Italia non passa giorno in cui non vi siano arresti per mafia e corruzione, che si sequestrino e confischino beni e aziende per milioni di euro, che si celebrino processi con decine di imputati. Non solo al Sud, ma con sempre maggiore frequenza anche al Centro-Nord.