malasanita-non-puo-essere-nascostaCodici: la malasanità non può essere nascosta. L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha archiviato il caso dello spot di Obiettivo Risarcimento in cui Enrica Bonaccorti invita a chiedere risarcimenti per casi di malasanità. Secondo l’Associazione Codici, la vicenda resta però aperta, perché quanto avvenuto impone delle riflessioni.


“Non condividiamo del tutto il contenuto dello spot tv – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – ma ci troviamo di fronte ad una violazione della libertà di stampa e questo è avvenuto semplicemente perché è stata toccata una lobby potentissima come quella dei medici. Quanto successo non è accettabile in una democrazia. La nostra Associazione da anni segue casi di malasanità – continua Giacomelli – e si batte per assistere i familiari delle vittime. Ribadisco, non condividiamo totalmente quello spot – conclude il Segretario Nazionale di Codici – ma la censura attuata fa sorgere il sospetto che si sia voluto mettere il silenziatore ad un problema drammatico come quello dei casi di malasanità, che purtroppo esiste e non può essere nascosto”.

 

Codici: fare chiarezza sulla morte dei quattro neonati a Brescia

 

Un dramma senza fine. Agli Spedali Civili di Brescia sono diventati quattro i casi di neonati deceduti nel reparto di terapia intensiva neonatale. Una vicenda su cui, secondo l’Associazione Codici, bisogna fare chiarezza al più presto.

 

“Prima di tutto vogliamo esprimere le nostre condoglianze ai familiari dei bambini – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – il loro è un dolore enorme, che merita rispetto. E per noi rispetto è anche dare delle risposte chiare a queste mamme ed a questi papà che hanno visto un giorno di felicità immensa trasformarsi in un incubo. Abbiamo letto le dichiarazioni rilasciate dall’ospedale – continua Giacomelli – le rassicurazioni, gli inviti ad evitare allarmismi, a non parlare di malasanità. Quattro morti nel giro di poco tempo, nello stesso ospedale e nello stesso reparto suscitano però più di qualche perplessità. Ci auguriamo che le ispezioni e le indagini in corso – conclude il Segretario Nazionale di Codici – facciano chiarezza in breve tempo, appurando eventuali responsabilità”.