DL Semplificazioni, gli emendamenti ANCI presentati al Senato alle commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavori Pubblici.
Pubblicati gli emendamenti ANCI inviati nelle commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato in merito al ddl AS 989 di conversione del decreto legge 14 dicembre 2018, n, 135, recante “Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione”.
Ad esempio, in merito alle “ulteriori norme di semplificazione e accelerazione delle procedure negli appalti pubblici” c’è la volontà di introdurre, nelle more di una revisione complessiva del Codice appalti, altri correttivi, oltre quelli già introdotti con l’articolo 5 del decreto, ritenuti ugualmente urgenti e fondamentali per un rilancio degli investimenti, un’accelerazione e una semplificazione delle procedure di affidamento degli appalti di lavori pubblici.
Tra gli altri punti, l’obbligo di dover andare in gara con la sola progettazione esecutiva ha rappresentato un ostacolo al percorso di crescita degli investimenti, tanto più se legato alla difficoltà di individuare risorse e figure professionali per le sole progettazioni.
Occorre ripristinare la possibilità di ricorrere all’appalto integrato per la realizzazione di investimenti pubblici, consentendo alle stazioni appaltanti di ricorrere all’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori sulla base comunque, obbligatoriamente, di un progetto definitivo, considerato il fatto che quest’ultimo definisce completamente l’opera e deve essere già munito “di tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni e approvazioni, nonché della quantificazione del limite di spesa per la realizzazione..( articolo 23 comma 7)”.
Un’altra proposta è quella di eliminare l’obbligo di indicare in gara la terna di nominativi dei subappaltatori. Infatti, la disciplina vigente in materia di subappalto sta rallentando lo svolgimento delle gare laddove prevede che per gli appalti superiori alla soglia comunitaria, in sede di gara, l’operatore economico partecipante indichi una terna di subappaltatori.
Inoltre, per i subappaltatori indicati, ai sensi dell’art. 80, comma 1 e 5, del d.lgs. 50/2016, l’operatore economico partecipante deve autocertificare l’assenza di motivi di esclusione in capo al subappaltatore, la cui presenza comporta l’esclusione dell’operatore economico dalla procedura di gara.
Da qui potete scaricare il documento completo con tutti gli emendamenti proposti dall’ANCI.