tav-bocciatura-tecniciTAV, la bocciatura dei tecnici (aspettata o meno) è arrivata? L’analisi sarebbe contenuta nella relazione consegnata al governo, definita ancora una “bozza preliminare”.


Le stesse fonti precisano che nessuna decisione è ad oggi presa: si prende ancora tempo. Nel governo si confrontano le linee del M5s, che vuole lo stop dell’opera, e della Lega, che è invece contraria.

 

Uno degli esperti nominati dal governo nella commissione incaricata di analizzare pro e contro dell’opera, il professor Marco Ponti, ha annunciato oggi che la documentazione è stata consegnata al governo. Radicalmente ridimensionati i benefici apportati dalla maggiore sicurezza (in relazione agli incidenti) derivante dal passaggio dal trasporto su gomma a quello su ferro.

 

Ma il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture è intervenuto per precisare: “Il documento ricevuto dal professor Ponti e dalla sua task force è una bozza preliminare di analisi costi-benefici sul Tav Torino-Lione e che è allo studio della Struttura tecnica di missione del Mit per un vaglio di conformità rispetto alle deleghe affidate ai consulenti del ministero”.

 

Il PARERE FAVOREVOLE DI SALVINI

 

“La Tav? Spero non ci sia lo stop dell’opera. Io non ho ancora letto una riga di questa analisi. Tifo sempre per un paese che va avanti”. Così il vice premier Matteo Salvini poco fa al giornale radio Rai su Radio 1. “Io sono a favore della realizzazione di Tap e Tav, stiamo facendo pedemontana, studi sul terzo valico sono a buon punto, quarta corsia dell’autostrada del Brennero, abbiamo sbloccato tanti miliardi per le amministrazioni locali perché i sindaci possono realizzare biblioteche comunali, parchi pubblici, e altre strutture”, prosegue il vicepremier.

 

“Io commento quello che ho visto e letto, in questi mesi ho letto cose mai viste. Io su Tav dico di andare avanti, non mi fido di indiscrezioni giornalistiche. Tuttavia se italiani e torinesi chiedessero un referendum sulla Tav nessuno potrebbe fermare questa richiesta“, aggiunge.

 

Ci sarà un referendum sulla Tav? “Perché no”. Lo afferma il vicepremier e il ministro dell’Interno Matteo Salvini oggi a Milano, parlando con i cronisti nella sede di Assolombarda a Milano, dove oggi pomeriggio ha incontrato i vertici delle rappresentanze imprenditoriali lombarde. “Aspettiamo il rapporto costi-benefici ma visto che (l’opera, ndr ) riguarda torinesi e piemontesi, e gran parte della penisola italiana, se non si arrivasse a una decisione, chiedere ai cittadini cosa ne pensano penso che possa essere una strada”, spiega Salvini, secondo il quale sulla Tav serve una risposta nelle prossime settimane, “i cantieri o si aprono o non si aprono” e, continua, “l’importante è avere dei sì o dei no, io tifo sì”.

 

DI MAIO: REFERENDUM? NON DECIDE UN MINISTRO

 

Luigi Di Maio stoppa Matteo Salvini. Un referendum per decidere sulla Tav? “Non è un ministro che può decidere un referendum- risponde il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro ospite di Quarta Repubblica- devono essere i cittadini di una comunità a chiedere un referendum, che non è concesso ma è previsto dalla legge”.