multa-antitrust-enel-aceaMulta dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Antitrust, per due grandi fornitori del servizio di energia elettrica, Enel e Acea. Sanzionati entrambi per illeciti su mercato libero e concorrenza.


Una maximulta ha colpito i due giganti italiani dell’energia elettrica.

 

L’Antitrust ha sanzionato per oltre 93 milioni di euro il gruppo Enel e per oltre 16 milioni il gruppo Acea.

 

A entrambi è stato contestato di “aver abusato della propria posizione dominante nei mercati della vendita di energia elettrica in cui offrono il servizio pubblico di maggior tutela”.

 

L’Autorità oltre Enel ha valutato anche le condotte commerciali del gruppo A2A. Nel suo caso però non ha riscontrato “elementi probatori sufficienti per accertare l’infrazione”, infatti è stata assolta.

 

Il servizio pubblico tra l’altro è destinato ad essere eliminato il 1° luglio 2020 con la piena affermazione di un unico mercato nazionale della vendita di energia elettrica completamente liberalizzato.

 

Il caso

 

Secondo l’istruttoria, Enel e Acea avevano sfruttato in modo illegittimo dati anche personali dei clienti. Il fine era proporre nuovi contratti impedendo ai concorrenti del mercato libero di conquistare quei clienti.

 

Sia Enel che Acea hanno praticamente “raccolto i consensi privacy dei clienti serviti in maggior tutela ad essere contattati a scopo commerciale e hanno poi utilizzato tali liste per formulare agli stessi clienti tutelati offerte mirate, volte a far stipulare loro un contratto sul mercato libero”.

 

Queste condotte, secondo l’Agcm, “risultano idonee ad alterare le dinamiche competitive nei confronti dei venditori non integrati, che non posseggono le stesse prerogative ma che necessitano anch’essi, per competere, di rivolgersi al bacino della clientela tutelata. Quest’ultima infatti in Italia rappresenta ancora oltre il 60% della clientela domestica e quasi il 50% di quella non domestica in bassa tensione”.

 

La replica delle aziende

 

Le due aziende ieri sera hanno risposto di avere agito sempre in modo corretto.

 

L’Acea “si riserva l’adozione di ogni iniziativa a tutela delle proprie ragioni“.

 

Il Gruppo Enel, risponde alle accuse sottolineando di “aver sempre agito nel pieno rispetto delle normative vigenti“. L’azienda ritiene inoltre di poter dimostrare la correttezza del proprio operato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale al quale farà ricorso.

 

Enel, inoltre, ritiene che “l’Autorità non abbia preso in considerazione le dettagliate analisi economiche e i dati forniti, che dimostrano inequivocabilmente l’assenza di qualsiasi interferenza con le dinamiche con le quali i clienti decidono di rimanere nel cosiddetto mercato tutelato o di passare nel mercato libero“.