Faccia nascosta della Luna, una missione spaziale della Cina è in programma per scrutare i meandri più bui del nostro satellite.
L’agenzia spaziale cinese di Xichang, nel sud ovest del paese, ha dato il via alla missione Chang’e 4, la prima diretta all’esplorazione del lato oscuro della luna in oltre 50 anni di esplorazione spaziale.
La sonda cinese è stata lanciata l’8 dicembre dal centro spaziale cinese sopra citata.
Il razzo Lunga marcia 3B/E è decollato con il suo prezioso carico “lunare” per giungere “là dove nessuno è mai giunto prima”: un lander da 1.200 kg e un piccolo rover da 140 kg sbarcheranno il 3 gennaio 2019, nel cratere Von Kàrmàn, sul lato opposto della Luna da dove, stando al profilo di missione, raccoglieranno dati da inviare sulla Terra.
Il lander da solo non sarebbe in grado di comunicare con la Terra, in quanto dal lato nascosto della Luna la Terra non sarebbe mai visibile. Per ovviare a questo problema, il 20 maggio 2018 è stato lanciato Queqiao, il satellite per le comunicazioni, che orbita attorno al punto lagrangiano L2 e serve da ponte radio per le comunicazioni.
L’atterraggio del lander è previsto nei pressi del cratere Von Kármán e porterà strumenti per l’analisi del suolo e del sottosuolo. L’obiettivo principale della missione, il cui culminerà sarà il 3 gennaio 2019 con la discesa del lander sulla supeficie a noi nascosta della Luna, è innanzi tutto dimostrare al mondo che la Cina è capace di far allunare un lander senza problemi e, in secondo luogo, provare a far crescere delle piante che sono state posizionate all’interno di un ambiente protetto (biosfera).
Il programma di esplorazione cinese
Il Programma cinese di esplorazione della Luna, noto come Programma Chang’e è un progetto sviluppato dall’Agenzia spaziale cinese (CNSA) per l’esplorazione della Luna. Il programma prevede una serie di orbiter lunari, lander, rover e missioni per la raccolta di campioni dalla superficie della Luna, lanciate a bordo di vettori Lunga Marcia.