L’emendamento che riguarda le assunzioni del personale Ata nella Legge di Bilancio è stato approvato e mette fine agli appalti pubblici per l’affido della pulizia degli edifici scolastici.
Il secondo pacchetto di emendamenti alla Legge di Bilancio prevede lo stop per gli appalti pubblici esterni per la pulizia degli edifici scolastici.
Secondo quanto contenuto nel testo, a partire dal 2020, le istituzioni scolastiche ed educative statali dovranno svolgere i servizi di pulizia e ausiliari solo ricorrendo a personale dipendente appartenente al profilo dei collaboratori scolastici.
Il passaggio a dipendenti statali sarà legato ad un concorso bandito dal Ministero dell’Istruzione.
Dal 1° gennaio 2020 quindi i servizi di pulizia e gli altri servizi ausiliari saranno svolti nelle istituzioni scolastiche solo da personale dipendente appartenente al profilo di collaboratore scolastico.
I collaboratori scolastici dipendenti di ditte private potranno quindi essere assunti dall’amministrazione pubblica attraverso una procedura selettiva. Una misura che va ad interessare dalle 12 alle 18 mila persone.
Le novità dell’emendamento
L’emendamento ha avuto l’approvazione. La norma approvata dispone quindi la stabilizzazione nel profilo di collaboratore scolastico, dopo il superamento di una procedura selettiva. Si tratta del personale delle imprese di pulizia già impegnato nell’erogazione dei servizi.
Inoltre, è stata autorizzata una spesa di 10 milioni annui dal 2020, da destinare all’acquisto dei materiali di pulizia.
In arrivo quindi un nuovo concorso per il personale ATA, porterà all’assunzione di 12.000 collaboratori scolastici.
Chi potrà partecipare al concorso che si svolgerà per titoli ed esami? Chi abbia lavorato già presso le istituzioni scolastiche per servizi di pulizia e ausiliari, come dipendente a tempo indeterminato di imprese esterne titolari di contratti per lo svolgimento delle pulizie.
Il presidente della commissione Cultura di Montecitorio, Luigi Gallo, promotore dell’emendamento ha affermato:
“Poniamo fine a un fenomeno che ha rappresentato un cancro per il mondo della scuola e per l’intero Paese. Negli ultimi vent’anni i servizi di pulizia e di sorveglianza degli istituti scolastici sono stati affidati con appalti esterni a cooperative e ditte private, provocando una riduzione del personale della scuola che ammonta a circa 12mila unità.”