Rinnovo Contratto Scuola 2019: mobilità, quali scenari si aprono? Proseguito al Ministero dell’Istruzione il tavolo di contrattazione per il rinnovo del CCNI 2019/2022 che disciplina la mobilità territoriale e professionale nella scuola per i docenti e il personale educativo e ATA.
Mobilità scuola 2019/2020: acquisito il diritto alla titolarità di scuola per tutti. Ripristinate le tre distinte fasi nelle operazioni. La posizione del MIUR sulla questione sostegno.
Nella mattinata di mercoledì 28 novembre 2018 è proseguito al Ministero dell’Istruzione il tavolo di contrattazione per il rinnovo del CCNI 2019/2022 che disciplina la mobilità territoriale e professionale nella scuola per i docenti e il personale educativo e ATA. Si tratta della stesura rivista del testo di vigenza triennale, nel rispetto di quanto stabilito con il CCNL firmato il 19 aprile 2018. Nella cornice così definita vengono, poi, garantiti movimenti a domanda o d’ufficio con scadenza annuale.
L’analisi è partita da un articolato presentato dall’amministrazione e impostato sul modello dell’ultimo contratto sottoscritto, integrato da parti riprese dal CCNI 2015/2016 che hanno il fine di ripristinare le tre distinte fasi delle operazioni: quella all’interno del comune, tra comuni della stessa provincia e interprovinciale, cancellando definitivamente la destinazione sugli ambiti territoriali.
È punto acquisito che prima dei termini utili all’inoltro delle domande, tutti i docenti già provenienti da ambito e incaricati triennali, vengano assegnati in titolarità sulla scuola di incarico.
La posizione della FLC CGIL
“Come FLC CGIL ci dichiariamo soddisfatti che la costituzione degli ambiti territoriali, così come introdotta dalla legge 107/15, sia giunta al tramonto; l’oggetto di tante battaglie e della nostra convinta opposizione durata anni, trova finalmente un esito atteso negli articoli del CCNI mobilità, ancora prima che specifici provvedimenti di legge ne consacrino la definitiva cancellazione.
Due questioni importanti sono rimaste in sospeso nella discussione e verranno affrontate in considerazione di maggiori elementi di analisi: la mobilità sui licei musicali e la revisione dei trasferimenti da sostegno a posto-comune.
Sul primo punto noi FLC CGIL, insieme alle altre organizzazioni sindacali, proponiamo una disciplina transitoria nel triennio per sanare una situazione che ancora non può dirsi definitiva in termini di stabilizzazione dell’organico.
Sul secondo punto, il MIUR ci ha reso noto che nell’a.s. 2018/2019 i docenti specializzati transitati su posto comune sono stati 1.900, che rappresenta un numero ingente di personale formato uscito dal necessario contingente. Non è da sottovalutare la serietà della questione, di cui è necessario tener conto nel definire le prossime operazioni di mobilità.
È opinione della FLC CGIL, ribadita davanti all’amministrazione, che si voglia spostare la disfunzionalità del sistema in tema di inclusione scolastica sul contratto di mobilità, cercando la via negoziale per sancire un accordo; non siamo disponibili ad assumerci questa responsabilità e non è il contratto lo strumento deputato, anche perché non condividiamo le ragioni del problema né possibili esiti penalizzanti. Rimandiamo al legislatore le decisioni di sua competenza, sulle quali dichiariamo fin da subito una forte posizione di contrasto.”
La trattativa è stata aggiornata a martedì 4 dicembre.