infezioni-ospedaliereL’Italia detiene un triste primato: le morti per infezioni ospedaliere sono il doppio di quelle legate agli incidenti stradali.


Codici: oltre 7 mila morti l’anno per infezioni ospedaliere.

Un altro triste primato, un altro trofeo da aggiungere nella desolante bacheca della Sanità italiana. Secondo i dati riportati dal Centro Europeo Malattie Infettive, il nostro Paese è l’ultimo in Europa per le infezioni ospedaliere.

 

Ogni anno si registrano 530mila casi, ma per rendersi conto della gravità del problema bisogna prendere in considerazione un altro dato. I decessi per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, ogni anno, sono 7.800, un terzo di quelli che avvengono nell’Unione Europea, che registra circa 33mila morti. A certificare il primato dell’Italia in questa agghiacciante classifica, il fatto che la probabilità di contrarre infezioni durante un ricovero è del 6%.

 

Un problema drammatico, basti pensare che le morti per infezioni ospedaliere sono il doppio di quelle legate agli incidenti stradali. Secondo gli esperti, le ragioni vanno ricercate in una strategia di prevenzione insufficiente, nell’aumento dei pazienti più “fragili”, quelli con un’età superiore ai 65 anni, e nell’utilizzo di sistemi sempre più invasivi per l’organismo umano, come cateteri o endoscopi, veicoli di batteri.

 

“Quella che emerge dallo studio del Centro Europeo Malattie Infettive – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – è una situazione drammatica. Le infezioni ospedaliere fanno più morti degli incidenti stradali. È necessario attuare pratiche di prevenzione corrette e questo significa applicare protocolli rinnovati ed adeguati. Bisogna agire in questa direzione, per la tutela dei pazienti e per migliorare il Sistema Sanitario Nazionale, considerando che i costi di trattamento di una singola infezione variano dai 5 ai 9 mila euro”.

 

In questa situazione da allarme rosso si innesta un altro problema. Parliamo delle piaghe da decubito, uno dei grandi mali dell’assistenza ospedaliera. “L’88% degli ospedalizzati over 65 – afferma il Segretario Nazionale Ivano Giacomelli – è vittima di questo grave caso di malasanità. Da tempo Codici ha intrapreso una battaglia di civiltà, perché è inaccettabile che i dirigenti ospedalieri non facciano nulla per applicare i protocolli di buone pratiche cliniche già approvati.

 

Abbiamo avviato una campagna di informazione, assistenza e tutela del cittadino contro la cattiva assistenza ospedaliera ed in tanti si sono rivolti a Codici per essere tutelati nel loro diritto alla salute. Le piaghe da decubito sono un problema ad alto impatto sociale, basti pensare che, secondo un’indagine che abbiamo avviato nei nosocomi di Roma, l’incidenza sui malati ospedalizzati è circa del 21%. Una situazione inaccettabile, che richiede di essere affrontata e finalmente risolta”.